Quindici universitari si fingono docenti per farsi somministrare l’ambito vaccino contro il Covid-19. Da giorni tutte le categorie lottano per accaparrarsi l’unico strumento di libertà da questa pandemia. Anche Pif nel suo programma radiofonico a Radio Capital ha cercato di farne ironia, prendendo come esempio il politico siciliano Miccichè.
La vicenda è accaduta a Roma. I giovani 15 universitari sono stati colti con le mani nel sacco. Infatti, poco prima della somministrazione, il personale sanitario ha scoperto l’identità degli studenti. All’ultimo step dell’iter sono stati bloccati.
A riportare la notizia è stato il quotidiano il Messaggero. I fatti si sono svolti solo qualche giorno fa. I 15 studenti romani si sono presentati alla Nuvola, il centro vaccinale, visitato nei giorni scorsi anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con regolare certificato di prenotazione scaricato dal sito della regione Lazio.
Universitari si fingono docenti
Il gruppo di amici e studenti delle università romane hanno provato a spacciarsi per professori sfruttando il fatto che, al momento della prenotazione, bisogna inserire solamente il codice fiscale e l’ateneo o l’istituto di appartenenza. È bastato conoscere delle informazioni basilari e il gioco è filato liscio.
Ad insospettire gli infermieri, però, è stata proprio la giovane età dei ragazzi, i quali, messi alle strette, hanno ammesso di essere degli studenti. E di volere la somministrazione del vaccino, malgrado la priorità non spettasse.
Dopo questo episodio, l’Asl Roma 2 ha avviato una serie di verifiche per controllare se ci siano stati altri tentativi di raggirare le regole per ottenere il vaccino anti-Covid, come accaduto con questi universitari.