Era sospettabile che ci fossero dei no vax in mezzo ai medici, come in ogni categoria lavorativa, ma no così tanti. A raccontare la sospensione di 213 medici contrari alla vaccinazione da Covid-19 è il sito di Repubblica, nella sua sezione palermitana.
I medici in questione, secondo le parole del giornale, hanno continuato a visitare i pazienti nei loro studi, negli ambulatori o in corsia, in barba alla legge sull’obbligo vaccinale per i sanitari, in vigore da aprile. Andando contro ciò che prefissavano i loro corso di studi, anche dell’arrivo del Covid.
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213 medici no vax sospesi a Palermo
Per questi sanitari palermitani è scattata la sospensione dal servizio e dallo stipendio. Ma c’è chi resta ancora al proprio posto. Al Civico, ad esempio, due nefrologi e un neurochirurgo continuano a lavorare in attesa della sanzione. Mentre in quella struttura passano persone fragilissime, che qualora prendessero il Covid potrebbero rischiare seriamente la vita.
Inoltre, come se già non fosse abbastanza, uno di loro ha persino presentato domanda per diventare primario. La questione sorge spontanea. Ma perché si sono iscritti a Medicina? Che senso ha avuto studiare così tanti anni, se poi non si agisce con cognizione medica e scientifica. Se non si crede al progresso e alla ricerca nei vaccini, che dovrebbero essere i punti cardini per essere medici, in qualsiasi branca. Ci sono tanti medici che sognerebbe un posto stabile, strappato da chi si professe no vax pur essendo medico.