Con l’emergenza coronavirus la didattica negli atenei italiani è passata in modalità digitale. Ma in questo momento tra i più penalizzati ci sono gli studenti fuori sede e i relativi nuclei familiari che continuano a pagare i canoni d’affitto seppur senza alcun sussidio. Le numerose richieste d’aiuto degli studenti pervenute all’Unione degli Universitari sono diventate una vera e propria fotopetizione, intitolata “Non me lo posso permettere!”. Ecco cosa sta succedendo.
Alcune Regioni lo hanno già fatto. “Lazio, Sicilia e Toscana hanno già autonomamente adottato disposizioni per stanziare appositi fondi regionali per venire incontro ai soggetti più deboli, contribuendo a sostenere i canoni di locazione per gli studenti fuori sede – ha aggiunto Gulluni -. Le misure di sostegno economico in questa difficile situazione sono fondamentali per garantire l’accesso al diritto allo studio a tutti e a tutte, ma è necessario un massiccio intervento nazionale per dare risposte a questa crisi”.
“Non ce lo possiamo permettere”. Poche parole, a volte colorate, scritte su un foglio bianco, immortalate in centinaia di foto diffuse sui social. Da ogni parte d’Italia, diversi studenti fuori sede hanno partecipato alla fotopetizione, lanciata dall’Unione degli Universitari (Udu), per chiedere aiuto di fronte all‘impossibilità di pagare l’affitto dei propri domicili universitari.
Costretti in quarantena, anche gli studenti fuori sede hanno dovuto rinunciare ai lavoretti svolti nelle ore non passate sui libri e si sono ritrovati a gravare sulle proprie famiglie magari già segnate dalla crisi. Per questo l’Unione degli universitari ha sottolineato l’emergenza di avere risposte al più presto. “Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle centinaia di richieste di aiuto che ci stanno pervenendo dagli stessi studenti in questi giorni – ha spiegato Enrico Gulluni, Coordinatore nazionale dell’Unione degli universitari -. Insieme al Sunia, il sindacato degli inquilini, e alla Cgil abbiamo inviato una lettera al governo e a tutti gli attori istituzionali affinché vengano discusse e previste quanto prima forme di sussidio alle famiglie in difficoltà”.
“Un sostegno economico agli affitti è stato richiesto anche dal Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu) in un documento inviato al Ministero dell’Università – aggiunge Sofia Giunta, capogruppo dell’Unione degli universitari in Cnsu – Inoltre, dieci giorni fa è stato approvato un ordine del giorno nel Senato della Repubblica che apre alla possibilità di prevedere un supporto economico (tramite contributo e/o detrazione fiscale) per alleggerire l’impatto affitti sugli studenti universitari fuori sede. Questi interventi devono essere realizzati subito, non possiamo più aspettare, non ce lo possiamo permettere”.