In Svizzera, nella ricchissima Ginevra, tutti i lavoratori avranno un salario minimo di 3.600 euro al mese, lo ha deliberato il Cantone di della città svizzera dopo l’esito di un referendum, perché «a Ginevra non si può vivere con un salario inferiore a 4000 franchi mensili». La novità, era sostenuto dai sindacati e dalla sinistra, è stato approvato dal 58,15 per cento di coloro che ha partecipato al referendum di una settimana fa. Si tratta della cifra più alta al mondo.
Perciò la paga oraria diventerà adesso di 23 franchi, poco meno di 21,5 euro l’ora, più del doppio della tariffa che viene pagata nella vicina Francia. Lo stipendio mensile minimo garantito sarà fissato a 4.086 franchi svizzeri su una settimana lavorativa di 41 ore, o 49mila svizzeri franchi all’anno.L’Italia è il Paese più tassato dell’Ue? Ecco la classifica degli ultimi 18 anni
Già nel 2011 e nel 2014 i cittadini del cantone svizzero erano stati chiamati a votare sulla questione, ma in quei casi aveva vinto il «no». Questa volta è andata diversamente, forse anche a a causa della crisi economica generata dalla pandemia di Covid-19. Ci sono altri due cantoni in cui vige lo stipendio minimo garantito – una norma sempre avversata dagli ambienti economico e dalla destra – sono Neuchâtel e Giura.
Ginevra, meta turistica e d’affari, è una delle città più care al mondo ed è la seconda svizzera, dopo Zurigo, ad avere il maggior numero di super ricchi. Sono infatti 1344 i ginevrini con un patrimonio superiore ai 30 milioni di dollari, su una popolazione di poco meno di mezzo milione di abitanti, con un Pil pro-capite di oltre 75 mila dollari. Il Covid-19 ha però colpito anche tessuto economico della città svizzera, che ha visto crescere il numero di persone costrette a rivolgersi al banco alimentare. Chi lavora più ore in Europa?