Secondo il Report dell’ISS gli italiani fanno scarsa attività fisica, mangiano poca frutta e verdura e 4 su 10 sono in lotta con il peso, soprattutto andando avanti con l’età.
Tanto che, tra gli over 65 i problemi di peso riguardano quasi 6 persone su 10.
È la fotografia della popolazione italiana adulta e anziana scattata dai Sistemi di sorveglianza Passi e Passi d’Argento 2016-2019, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e volti a monitorare e prevenire i fattori di rischio per la salute.
E’ la prima volta che i dati delle due sorveglianze escono contemporaneamente sulle tematiche comuni in modo da consentire una lettura integrata su questi aspetti dai 18 in su.
Secondo il report la sedentarietà è più frequente all’avanzare dell’età fra le donne e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione.
Nelle Regioni meridionali la quota di sedentari raggiunge e supera abbondantemente il 50% della popolazione (Basilicata, Campania).
Secondo i dati relativi a peso e altezza 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso e 1 obeso.
L’alimentazione è carente di frutta e verdura: meno di 5 adulti su 10 consumano 1-2 porzioni, 4 su 10 ne consumano 3-4 porzioni.
Mentre appena 1 su 10 ne consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero 5 porzioni al giorno.
Il consumo giornaliero di frutta e verdura
Il consumo medio giornaliero di frutta e verdura fra le persone ultra 65enni non ha raggiunto la quantità indicata dalle linee guida per una corretta alimentazione.
Infatti, tra gli intervistati, il 43% ha dichiarato di consumare 1-2 porzioni quotidiane di frutta o verdura anche se la gran parte (55%) ha dichiarato di consumarne fino a 3 porzioni al giorno.
I problemi di masticazione interessano una quota di ultra 65enni contenuta ma non trascurabile, pari al 13% degli intervistati e, fra quelle indagate, rappresentano le condizioni di salute più associate allo scarso consumo di frutta e verdura.
I dati ci dicono anche che la maggior parte degli ultra 65enni (58%) è in eccesso ponderale: il 44% in sovrappeso e il 14% obeso.
Superati i 75 anni oltre a ridursi la quota di persone in eccesso ponderale, aumenta progressivamente quella degli anziani che perdono peso in modo involontario (l’8%) e che predispone a fragilità.
E’ presente più spesso tra coloro a cui sono state diagnosticate patologie croniche e varia sensibilmente anche a seconda di paramenti socioeconomici, quali ad esempio le difficoltà economiche.
Valutazione dell’attività fisica
Per valutare l’attività fisica tra gli ultra 65 enni (Passi d’argento) è stato usato uno strumento specifico, il Pase “Physical Activity Scale for elderly”.
Il Pase è uno strumento validato a livello internazionale, e specifico della popolazione anziana, che consente di “quantificare” i livelli di attività fisica raggiunta dagli ultra 65enni considerando le attività comunemente svolte da persone di questa età (come passeggiare, fare giardinaggio, curare l’orto, fare attività domestiche o piccole riparazioni e prendersi cura di altre persone) senza enfatizzare le sole attività sportive o ricreative, che pure vengono prese in considerazione.
Il valore medio del punteggio Pase nel quadriennio 2016-19 è pari a 94 ed è per lo più sostenuto dalle attività domestiche (79), come prendersi cura della casa o dell’orto, fare giardinaggio o prendersi cura di una persona; meno dalle attività di svago (24), come passeggiare, andare in bici o fare attività fisica strutturata.
Il punteggio Pase si riduce significativamente con l’aumentare dell’età.
Camminare fuori casa è l’attività maggiormente praticata tra quelle di svago. Ben oltre la metà degli intervistati (61%) ha riferito di aver fatto una passeggiata a piedi (o in bici) nella settimana precedente l’intervista
I dati ci dicono anche che circa l’11% degli intervistati ha problemi nella deambulazione;
Fra questi poco più di 1 persona su 10 pratica ginnastica riabilitativa: sono soprattutto i più giovani, fra i 65 e i 74 anni (15%), le persone economicamente più agiate (15%) o più istruite (19%), e quelle residenti al Centro o al Nord (17% al Centro e 15% al Nord vs 11% del Sud).
Dal report di PASSI d’Argento 2016-2019 emerge che la maggioranza degli ultra 65enni non fuma (63%) o ha smesso di fumare da oltre un anno (27%), ma una persona su 10 è ancora fumatore (10%).
Consumo di alcol
Per quanto riguarda il consumo di alcol, tra il 2016 e il 2019, meno della metà degli adulti in Italia, fra i 18 e i 69 anni, dichiara di non consumare bevande alcoliche;
Ma 1 persona su 6 ne fa un consumo a “maggior rischio” per la salute, per quantità o modalità di assunzione.
Questi sono più frequentemente giovani (fra i 18-24enni la quota sfiora il 34%).
Il consumo di alcol a “maggior rischio” resta una prerogativa dei residenti nel Nord Italia (con un trend in aumento) in particolare nelle PA di Bolzano e Trento, in Friuli Venezia Giulia e anche in Veneto, dove si registrano le percentuali più alte.
Il numero di fumatori
Ancora alto il numero di fumatori: 1 italiano su 4, nella fascia d’età 18-69 anni, non rinuncia alle sigarette.
La variabilità territoriale mostra in testa alla classifica delle Regioni con le più alte quote di fumatori alcune del Centro-Sud, in particolare Umbria, Lazio, Sicilia e Abruzzo.
Questa pubblicazione di dati, sottolineano gli autori, “avviene dopo i difficili mesi del Covid-19 ed è il segno di un impegno importante da parte dei dipartimenti di prevenzione sul territorio, anche in questo momento di particolare difficoltà sul sistema sanitario”. (iss)
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