In Sicilia ci sono alcuni tesori segreti assolutamente da vedere che vi lasceranno senza fiato, vediamo questi luoghi insieme.
Una delle molteplici peculiarità dell’eccezionale isola di Sicilia consiste nel suo ruolo di un universo quasi autonomo.
Data la sua vastità geografica, la posizione geografica e l’identità culturale, sarebbe riduttivo considerarla esclusivamente come una regione.
Se si accetta la definizione di un’isola come un ente separato dalla terraferma, questa descrizione risulta particolarmente accurata per la Sicilia, un territorio variegato e intricato di una bellezza sbalorditiva.
I luoghi da vedere in Sicilia
Questa varietà e profusione di luoghi da esplorare con calma, in un’atmosfera quasi senza tempo, costituiscono da sempre una delle caratteristiche che influenzano le fortune e le sfortune della Sicilia rispetto al resto d’Italia.
Per numerosi secoli, la più grande isola nel Mediterraneo è stata la porta di collegamento tra due continenti per i viaggiatori che l’hanno attraversata, e questa fusione di culture ha lasciato dietro di sé un complesso di stili architettonici, una gamma di sapori e un insieme di tradizioni senza paragoni.
La Sicilia ospita un ricco assortimento di siti turistici ben noti.
Le sue città d’arte, le straordinarie spiagge, le maestose riserve naturali, i rilevanti siti storici come la Valle dei Templi ad Agrigento, il teatro romano di Taormina, o le città in stile barocco di Noto, Ragusa e Modica, e poi i suoi vulcani (Etna, Stromboli e Vulcano) sono stati per anni tappe fondamentali per molti turisti. Proprio per questo motivo, abbiamo concepito questa breve guida alla scoperta di luoghi meno noti e appartati, che meritano di essere riscoperti in Sicilia, sia da visitatori che dagli stessi abitanti dell’isola.
1. ORECCHIO DI DIONISIO
Questa è un’opera sotterranea costruita dall’uomo, che si estende per 65 metri in profondità, e fa parte dell’ampio contesto del Parco Archeologico della Neapolis a Siracusa.
All’interno di questo straordinario parco si possono ammirare delle cave di pietra, suggestive e affascinanti, conosciute come latomie, dove i detenuti condannati ai lavori forzati erano soliti scavare.
L’Orecchio di Dionisio, così chiamato da Caravaggio, è una delle grotte presenti. Essa fu progettata con un’abilità particolare, in modo tale che anche il minimo suono fosse amplificato in maniera nitida.
La leggenda narra che il sovrano locale, Dionisio I di Siracusa, ordinò la creazione di questa vasta caverna nelle rocce, al fine di raccogliervi i prigionieri e poter ascoltare i loro segreti attraverso un’apertura appositamente costruita nel soffitto.
Attualmente, questa grotta può essere visitata insieme a tutte le antiche testimonianze custodite all’interno del complesso archeologico di origine greca a Siracusa.
2. MULINI A VENTO DI MOZIA
All’interno della Laguna dello Stagnone, situata nella provincia di Trapani, sorge Mozia, un’isola di dimensioni contenute abitata fin dall’antichità dai Fenici.
Sebbene non sia immediato associare i mulini a vento alla Sicilia, una delle attrazioni più distintive lungo le coste di questa piccola isola consiste nelle pittoresche torri in stile olandese.
Inizialmente impiegate per estrarre il sale dall’acqua marina, queste torri sono ora accessibili per la visita, rappresentando una delle mete più insolite e affascinanti in tutta la Sicilia, perfetta per essere catturata in fotografie suggestive.
3. CASTELLO DONNAFUGATA
Nella porzione meridionale della Sicilia, a breve distanza dalla splendida città di Ragusa, sorge imponente il maestoso Castello Donnafugata.
Questo edificio, che ricorda più una sontuosa dimora nobiliare che un tipico castello, è stato oggetto di vari restauri e modifiche nel corso dei secoli, amalgamando così un affascinante insieme di stili architettonici diversi.
Dietro la sua facciata di impronta gotica, il palazzo è suddiviso in circa 122 stanze, tra cui emergono il Salone degli Stemmi, il Salone degli Specchi e le Sale del Biliardo e della Musica, tutte abbellite da decorazioni e affreschi antichi. Il castello vanta inoltre un vasto giardino che ospita un intricato labirinto di pietra, piante esotiche, statue, fontane, sontuosi vasi di terracotta, grotte artificiali e una cupola sulla cui superficie è raffigurato il firmamento stellato.
4. MINIERA DI SALE DI REALMONTE
Non distante da Realmonte, una piccola località nella provincia di Agrigento, sorge un’antica miniera sotterranea dedicata alla produzione di sale.
Addentrandosi nelle sue profondità, a una profondità di circa 100 metri, percorrendo cunicoli e passaggi che variano dal bianco al grigio scuro, si rivela un autentico tesoro celato: la Cattedrale di Sale.
Scavata tra le pareti di sale e pietra, emerge un’autentica chiesa dedicata al patrono dei minatori, Santa Barbara, con una capacità di circa 800 posti a sedere e una serie di opere d’arte scolpite in bassorilievo sulle sue pareti di sale, creando un’atmosfera unica e affascinante.
5. PIAZZA ARMERINA
Piazza Armerina si erge come un borgo medievale nell’entroterra, all’interno della provincia di Enna. Il suo cuore storico è un mix di architettura normanna e barocca, creando un affascinante connubio.
Questo gioiello di una piccola città d’arte è adornato da una collezione di monumenti di prestigio, e in particolare spicca il sontuoso maniero noto come Villa Romana del Casale.
All’interno di questo edificio, mosaici rari e perfettamente conservati abbelliscono l’ambiente sin dal IV secolo d.C., preservati dall’usura dei secoli e dalle numerose invasioni barbariche che la regione ha sopportato nel corso del tempo. Attualmente, la villa e i suoi tesori sono inclusi nella lista dei siti riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
6. FORNACE PENNA
Oltre alle innumerevoli bellezze naturali e ai siti culturali che la Sicilia vanta, possiamo arricchire la nostra lista di destinazioni meno note con un esempio di archeologia industriale nelle vicinanze di Scicli, un comune della provincia di Ragusa.
Si tratta di un’ex fabbrica di mattoni che ha subito la devastazione di un incendio nel 1924 e mai è stata riportata al suo antico splendore. L’attuale struttura scheletrica dell’edificio originario, ancora coronata dal suo fumaiolo fornace, evoca più l’immagine di un antico santuario in rovina che non quella di una fabbrica.
Grazie alla sua scenografica suggestione, questo sito è spesso scelto come location per numerosi set cinematografici e televisivi.
7. IPOGEO DI CRISPIA SALVIA
La città di Marsala, situata nella provincia di Trapani, rappresenta una tappa da non perdere non solo per assaporare il suo rinomato vino, ma anche per esplorare un’importante tomba sotterranea che risale al I secolo a.C., unica nel suo genere in tutto il territorio siciliano.
Questo sepolcro, scoperto soltanto nel 1994, è caratterizzato da raffinate decorazioni pittoriche e una vasta camera mortuaria scavata nella roccia, che fu originariamente concepita come monumento funerario per una nobildonna dell’epoca. Il suo nome, Crispia Salvia, è ancora leggibile su un’incisione presente su una tavoletta in loco.
8. ISOLA DELLE CORRENTI
Concludiamo il nostro percorso attraverso la Sicilia con un’escursione in una località marittima indimenticabile, situata nel punto più meridionale dell’intera isola.
Nella provincia di Siracusa, di fronte alla spiaggia di Portopalo di Capo Passero, sorge Cuna, una piccola isola conosciuta localmente come Isola delle Correnti.
Questa selvaggia e inabitata isoletta, con il suo maestoso faro ancora in piedi, si trova all’incrocio tra il mar Ionio e il mar Mediterraneo, regalando uno spettacolo di colori e natura che sembra sospeso tra due mondi. Quando la marea è bassa, è possibile raggiungere l’isola anche camminando sul fondale piatto e sabbioso.