Perchè la Finlandia è considerata da anni il paese più felice al mondo, vediamo insieme in questo articolo tutte le motivazioni.
«Siamo un paese piccolo, con poca corruzione, e non passiamo mai col semaforo rosso», dicono.
Vi è un detto tradizionale finlandese che afferma onnellisuus on se paikka puuttuvaisuuden ja yltäkylläisyyden välillä, «la felicità è uno spazio tra mancanza e abbondanza» Nella lingua finlandese, vi sono due parole che possono essere tradotte come “felicità”: “onnellinen” ed “iloinen”, e la distinzione è chiara. “Iloinen” denota una gioia passeggera, come quando si è felici di rivedere qualcuno dopo un lungo periodo di assenza, o in generale, può essere riferito a momenti di piccole gioie quotidiane. Al contrario, c’è “onnellinen”, il termine chiave del proverbio, il quale rappresenta un sentimento più profondo e globale di felicità, intriso di gratitudine. Non è affatto casuale che in finlandese, “ilo” significhi “gioia”, mentre “onni” si traduca in “fortuna”. Qui sta la distinzione tra un contento momentaneo e una serenità duratura. Se l’antropologo John L. Steckley osservò che gli Inuit disponevano di cinquantadue parole diverse per descrivere la neve, in base alla forma e alla consistenza dei fiocchi, risulta quasi paradossale che in Finlandia – nazione che per sei anni consecutivi ha dominato le classifiche mondiali di felicità pro capite, superando Islanda e Danimarca – si possano trovare solamente due sfumature di felicità. Come è possibile?
Le Interviste e la misurazione della felicità
Alcuni mesi fa, il New York Times condusse un’ampia intervista a diversi finlandesi, con età comprese tra i 13 e gli 88 anni. Questo campione includeva ex atleti olimpici, immigrati, un violinista e un agricoltore in pensione, provenienti da varie città della Finlandia, tra cui Helsinki e Turku. Nonostante le loro differenze, i partecipanti manifestarono uno scetticismo nei confronti della misurazione della felicità. Pur riconoscendo i benefici di vivere in un ambiente immerso nella natura e praticare sport, fecero notare che il sistema di welfare nella regione fennoscandese si caratterizza per una combinazione democratica di elementi liberisti e socialisti. Ciò si traduce in significative spese per la protezione sociale e programmi universali di assistenza sanitaria e istruzione. Nonostante queste riflessioni, giunsero a un accordo su un punto fondamentale: la felicità sorge quando si comprende ciò che è veramente essenziale per una vita appagante. Questa prospettiva sembra riflettere una sorta di minimalismo, concetto simile a quello veicolato da video su YouTube, come quelli di Matt D’Avella, che ha anche diretto un documentario su Netflix insieme a Joshua Fields Millburn e Ryan Nicodemus, noti come “The Minimalists”. Inoltre, la CNBC decise di consultare un filosofo finlandese, Frank Martela, dell’Università di Aalto, situata a Espoo (la seconda città più popolosa del paese, posta sulla sponda settentrionale del Golfo di Finlandia), per scoprire il segreto della felicità. La sua risposta fu in linea con un altro proverbio suggestivo.
Kell’onni on, se onnen kätkeköön, «chi è felice dovrebbe nasconderlo».
Questa massima è citata in due siti se si esegue una ricerca su Google. Il primo sito è “The funny world of Finnish idioms”, creato da Cai-Göran Alexander Stubb, ex Primo Ministro finlandese nonché europarlamentare, il quale afferma: “I finlandesi non sono noti per il sorriso costante. Fatta eccezione quando viene loro rivelato che, in questa classifica, la Svezia si colloca quattro posizioni al di sotto”. Inoltre, c’è anche il sito www.happinessinfinland.com, che, in un post di qualche anno fa, menziona l’esempio del Bhutan. Questa nazione misura la prosperità non in base al Prodotto Interno Lordo (PIL), bensì alla Felicità Interna Lorda (FIL), una misura che tiene conto di nove fattori, tra cui il benessere psicologico, la salute, l’istruzione e la vivacità culturale.
Perchè nascondono la felicità?
Tuttavia, perché si ritiene che coloro che sperimentano la felicità dovrebbero nasconderne l’espressione? La spiegazione è diretta: c’è la convinzione che manifestare apertamente la propria felicità possa metterla a rischio. Questo pensiero si riflette ad esempio a Helsinki, dove si evita generalmente di menzionare i vincitori di lotterie, a meno che essi non abbiano già speso le proprie fortune. I finlandesi dimostrano una sorta di avversione per i paragoni e preferiscono fare affidamento sulla fiducia reciproca tra connazionali. A volte, addirittura, smarriscono deliberatamente i loro portafogli al fine di sfuggire a un’attenzione indesiderata.
È accaduto effettivamente nel 2022. Ogni anno, il Reader’s Digest dissemina dodici portafogli contenenti 50$, alcune fotografie di famiglia e un biglietto con un numero di telefono cellulare in sedici città sparse per il mondo. Quando questa iniziativa ha raggiunto Helsinki, undici dei dodici portafogli sono stati prontamente restituiti dai passanti chiamando il numero riportato nel biglietto. Gli intervistati hanno commentato: “Siamo una nazione di dimensioni ridotte, con bassi livelli di corruzione, e ci atteniamo sempre alle norme stradali, anche quando il semaforo è rosso.”
In un sondaggio del 2021, i finlandesi hanno condiviso le fonti della loro felicità. La famiglia, la salute, gli amici e l’amore sono importanti, ma in cima alla lista (per l’87%) si trova la natura. Non è necessario impegnarsi intensamente nel nordic walking, spiegano, basta una passeggiata di quindici minuti al giorno, né bisogna esagerare con le sessioni di sauna, che peraltro abbondano (circa 3,3 milioni di saune per 5,5 milioni di finlandesi). Questa nazione, conosciuta per la Nokia e per l’aeroporto di Helsinki, considerato il più efficiente al mondo, è anche il luogo dello “sisu” (la forza interiore finlandese) e dei “Mökki”, i caratteristici cottage situati lungo i laghi. Da Vaasa a Tampere, la città nordica più popolosa tra quelle che non si affacciano sul mare, la Finlandia è un connubio di realtà. Eppure, è interessante notare che i finlandesi sono considerati tra le persone più felici del mondo.