Scopriamo insieme tutti i concorsi nella Pubblica Amministrazione fino a dicembre 2023 e le tantissime assunzioni, i dettagli.
In totale, quest’anno le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni supereranno le 34.000 unità, rappresentando così il 20% del totale delle assunzioni programmate per il 2023.
Il desiderio di un impiego stabile nel settore pubblico rimane un sogno diffuso tra gli italiani. Questo è evidenziato dal fatto che l’Agenzia dell’Entrate ha ricevuto quasi 190.000 candidature per soli 4.500 posti disponibili per la posizione di funzionario. Nel complesso, nel mondo della Pubblica Amministrazione, sono previste circa 70.000 assunzioni tra settembre e la fine dell’anno, di cui la metà riguarda il settore scolastico. Di seguito, sono presentate tutte le informazioni relative ai concorsi attualmente in corso e a quelli in programma nel contesto della Pubblica Amministrazione.
Le assunzioni nella Pubblica Amministrazione
Il Ministro della Funzione Pubblica, Paolo Zangrillo, ha dichiarato che a giugno erano state effettuate 104.000 assunzioni all’interno della Pubblica Amministrazione, rispetto alle 173.000 pianificate per il 2023. Nel complesso, quest’anno sono stati stipulati contratti presso ministeri, comuni e regioni che superano le 34.000 unità, corrispondendo al 20% del totale delle assunzioni previste per l’anno in corso.
I settori della Pubblica Amministrazione
Per quanto riguarda i diversi settori, le assunzioni previste per il comparto della sicurezza nel 2023 ammontano a 28.484 posizioni. Nel settore scolastico, invece, il numero si eleva a 104.432 unità, con un aumento dovuto all’approcciarsi dell’inizio delle lezioni della prossima settimana e la disponibilità di ancora alcune posizioni vacanti.
Il boom di concorsi
Nonostante ci siano stati concorsi in passato, molti di essi non hanno ottenuto successo a causa delle retribuzioni basse o dei contratti a tempo determinato. Al contrario, un concorso che ha riscosso un notevole interesse è stato quello per trecento posizioni nell’area dei funzionari presso il ministero degli Esteri, con quasi 30.000 candidati, il numero più alto mai registrato. Sorprendentemente, la maggior parte dei richiedenti in questo concorso presso l’Agenzia delle Entrate è composta da giovani under 30, dimostrando un interesse notevole da parte di questa fascia d’età.
Tutti i concorsi in arrivo
Nei prossimi mesi, sono in programma ulteriori concorsi. A titolo di esempio, il Ministero della Giustizia, sotto la guida di Carlo Nordio, prevede di coprire 18.000 posizioni di lavoro. Il Ministero della Cultura, d’altro canto, ha l’intenzione di assumere 6.300 dipendenti entro il 2024. Inoltre, per quanto riguarda l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, a breve saranno disponibili in totale 1.128 posizioni aperte per candidati con diploma o laurea.
I profili ricercati
I partecipanti ai prossimi concorsi dell’Agenzia delle Entrate sono pronti per competere per 3.970 posizioni come funzionari tributari e 530 come esperti nei servizi di pubblicità immobiliare. Tra questi, il 63% è rappresentato da donne, mentre una su quattro è già impiegata nell’apparato statale italiano. Riguardo all’età dei candidati, il 23% proviene dalla fascia di età under 30, mentre il 38% ha un’età compresa tra i 30 e i 40 anni. Questo dato è significativo considerando che l’età media degli impiegati statali in Italia è di circa 50 anni.
Le parole del governo
In relazione al tema dell’occupazione nel settore pubblico, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato: “La modernizzazione della Pubblica Amministrazione rappresenta una tappa cruciale, poiché costituisce il prerequisito fondamentale per l’attuazione di tutte le altre riforme e degli investimenti, inclusi quelli previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. La Pubblica Amministrazione attualmente conta circa 3,2 milioni di dipendenti, e il governo sta cercando di rinnovarla introducendo strumenti già consolidati all’interno delle organizzazioni private. Un esempio è l’adozione dell’apprendistato per i giovani laureati e la proposta di un contratto di formazione per gli studenti al di sotto dei 24 anni.