La ricercatrice siciliana da Palermo viene premiata all’Università di Harvard negli Stati Uniti, ecco chi è la giovane siciliana.
Originaria della Sicilia, nutre un profondo amore per la sua terra e porta la sua competenza alla Harvard Law School Food Law and Policy Clinic di Cambridge, dove è stata accolta come “visiting fellow”. In questa prestigiosa università, si dedica a studi, ricerche e collaborazioni scientifiche di alto livello.
Chi è la giovane Beatrice La Porta
La giovane Beatrice La Porta Presso l’Università di Palermo, svolge la professione di ricercatrice e offre insegnamenti in materie come il diritto agrario, il diritto della filiera agroalimentare e il commercio alimentare.
Inoltre, contribuisce alla legislazione sulla sicurezza alimentare nei dipartimenti di diritto e agricoltura. Beatrice ha conseguito il dottorato di ricerca presso la scuola di Dottorato Agri-sistema dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed è ora docente di diritto alimentare in quella stessa istituzione.
La sua esperienza si estende oltre i confini nazionali, poiché ha condotto ricerche e praticato come avvocato in Italia, Bruxelles, Germania, Spagna e Paesi Bassi. Inoltre, ha offerto consulenza legale sia a enti pubblici che privati, nazionali e internazionali. Beatrice ha anche fornito supporto al dipartimento legale dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare e ha fondato la società di consulenza legale JSLstudio, specializzata in diritto alimentare.
Le sue vittorie
Le sue realizzazioni includono la vittoria del prestigioso EIT Food RIS Talent Fellowship nel 2019 e il Ryoichi Sasakawa Young Leaders Fellowship Fund (Sylff) sponsorizzato dalla Tokyo Foundation nel 2021. Nel 2023, ha ottenuto la borsa di ricerca Fulbright Schuman dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dalla Commissione Europea per studiare il rapporto tra agricoltura e clima e affrontare la problematica dello spreco alimentare presso la Food Law and Policy Clinic della Harvard Law School.
Beatrice è anche un’autrice prolifica, pubblicando numerosi articoli e saggi. Nel 2023, ha presentato la sua monografia dal titolo “Contributo per una visione contemporanea dell’azienda agricola: tra sostenibilità e sfide del mondo digitale”. Attualmente, è impegnata come “principal investigator” nel progetto finanziato dal Pnrr italiano denominato “Soluzioni innovative nel settore vitivinicolo (IN-WINE)” per il biennio 2024-2026. La sua dedizione e competenza nel campo del diritto agrario la rendono una figura di spicco nel settore.