Il diamante da 390.7 carati, il più grande al mondo, potrebbe non avere mercato perché le sanzioni legate al conflitto con l’Ucraina vietano l’importazione di diamanti russi, e potrebbero infatti ostacolare qualsiasi potenziale vendita della pietra
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ROMA – Avere un tesoro (è proprio il caso di dirlo) e non poterlo sfruttare. E’ quanto sta accadendo al gigante russo dei diamanti Alrosa che ha trovato, nella miniera Mayat in Yakutia, il gioiello più grande mai rinvenuto negli ultimi dieci anni. Si tratta, secondo una dichiarazione della stessa Alrosa riportata da Bloomberg, di un “una combinazione di massa, forma e colore rende la pietra unica“. Il diamante da 390,7 carati ha una forma decisamente non standard ed è delimitata da un alone giallo-marrone. L’azienda controllata dallo Stato, che produce circa la stessa quantità di gemme dell’assoluto leader del settore l’azienda De Beers, negli ultimi anni si è specializzata nel taglio e nella commercializzazione delle sue gemme più grandi vendendole nelle case d’asta internazionali, tra cui Christie’s.
Il diamante più grande del mondo e l’effetto guerra
Ma c’è un però. Alrosa è soggetta a sanzioni legate all’invasione russa dell’Ucraina. Quelle rigide sanzioni imposte da paesi tra cui Stati Uniti e Regno Unito, che vietano l’importazione di diamanti russi, potrebbero infatti ostacolare qualsiasi potenziale vendita della pietra appena recuperata. I tentativi di fermare la vendita di gemme russe in Europa hanno finora incontrato la resistenza di nazioni importatrici come il Belgio, che sostengono che ciò non farebbe altro che spostare il commercio altrove. Ma vi è una crescente ipotesi secondo cui le nazioni del G7 – Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti – e l’UE annunceranno ulteriori restrizioni questo mese.
La variante indiana e il diamante più grande del mondo
Dopo che le vendite di Alrosa avevano subito il colpo dell’annuncio delle sanzioni statunitensi, si sono in qualche modo riprese spostando i tesori verso l’Asia, principalmente in India. Anche se per la stessa India – racconta IndiaTimes – i problemi si erano posti nella primavera del 2022, quando si era temuto che le società indiane di diamanti potessero incontrare difficoltà nell’effettuare pagamenti per i diamanti grezzi di Alrosa, proprio perché la Russia è stata bandita dalla rete finanziaria Swift.
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