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Poco conosciuto ma vale la pena fare una tappa in questo incantevole borgo in Sicilia che conserva la sua autenticità


Scopri un gioiello nascosto della Sicilia: questo incantevole borgo, poco conosciuto ma ricco di autenticità, merita assolutamente una visita.

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borgo- fonte: Wikipedia

Situata nella provincia di Siracusa, Palazzolo Acreide è una città che si trova in una posizione splendida, in cui storia antica e presente si fondono armoniosamente. Questa località, insieme ad altre sette meravigliose destinazioni nella regione del Val di Noto, è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Ciò che rende Palazzolo Acreide un luogo unico è la sua straordinaria eredità barocca, ma ciò che la rende ancora più affascinante è la sua ricca storia che abbraccia oltre tremila anni di evoluzione.

Questo luogo è stato plasmato da una successione di popoli e culture, tra cui Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni, Angioini e Aragonesi, che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla sua storia e architettura.

Visitando Palazzolo Acreide, avrete l’opportunità di ammirare sculture rupestri, tra cui i celebri Santoni, che testimoniano l’arte millenaria presente in questa terra. Ma non è tutto, poiché la città ospita anche esempi di architettura liberty, che aggiungono ulteriori sfaccettature al suo patrimonio culturale e artistico.

Storia e Origini del borgo di Palazzolo Acreide

L’antico nome greco di questa località era Akrai, derivato da “akra,” che significa sommità. Gli Arabi la chiamavano Balansûl, mentre i Normanni la denominarono Palatiolum a causa della presenza di un palazzo imperiale. La sua storia ha radici profonde, risalenti al XII secolo, quando i Siculi la fondarono come primo insediamento. Successivamente, nel 664 a.C., i Greci stabilirono Akrai sulla collina della Acremonte, dando inizio a una fase di grande splendore che perdurò tra il 275 e il 215 a.C. durante il regno di Gerone II.

Con la caduta di Siracusa nel 211 a.C., la città passò sotto il dominio romano e prese il nome di Acre. Gli Arabi la devastarono nel 827, portando a un periodo di abbandono. Verso la fine del IX secolo, la collina a est della città distrutta fu gradualmente ripopolata.

Nel XII secolo, i Normanni costruirono un castello, che in seguito divenne un palazzo baronale, e diverse baronie si avvicendarono nel governo della città. Tuttavia, il terremoto del 1693 causò gravi danni a Palazzolo, portando a un processo di ricostruzione che coinvolse in parte le strutture originarie del quartiere medievale e in parte la creazione del corso principale attuale. Nel 1862, in onore dell’antica città greca, fu aggiunto il patronimico “Acreide” al nome della città,

Cosa visitare nel borgo di Palazzolo Acreide

La Chiesa di San Sebastiano si erge come un autentico capolavoro del barocco siciliano, una struttura risorta dalle macerie causate dal terremoto del 1693. Il Palazzo del Comune, invece, presenta un’elegante architettura classica con tocchi di stile liberty, mentre lungo il corso Vittorio Emanuele si erge imponente Palazzo Judica, un esempio straordinario di architettura barocca.

Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di San Sebastiano- fonte: web

Palazzo Pizzo segue fedelmente il linguaggio estetico del barocco, mentre, attraversando il suggestivo borgo medievale, si raggiunge il castello in rovina che offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle dell’Anapo. Tra le numerose chiese presenti, spiccano la Chiesa di San Michele Arcangelo e quella dell’Annunciata, entrambe degne di una visita.

Tra le attrazioni da non perdere ci sono anche la Villa Comunale, il cimitero monumentale e, naturalmente, l’area archeologica che conserva i preziosi resti dell’antica Akrai. E, per una curiosità, a Palazzolo Acreide potrete ammirare il balcone barocco più lungo d’Europa.

 balcone barocco più lungo d'Europa.
balcone barocco più lungo d’Europa.- fonte: web

Cosa mangiare

Le specialità culinarie di Palazzolo Acreide includono i cavati, una pasta fatta a mano con una forma allungata, solitamente servita con un delizioso sugo di maiale. I ravioli di ricotta sono un altro piatto caratteristico, mentre la caponata rappresenta una prelibatezza amata dai locali. Tra i prodotti tipici, spicca la salsiccia, realizzata riempiendo un budello naturale di suino con una miscela di spezie, sale, peperoncino e parti magre, come la spalla, tagliate a dadini o tritate. Per completare il sapore unico, viene aggiunto del vino rosso all’impasto.

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