Fedez ha voluto parlare della questione Belve e di quanto successo mentre era ricoverato, tuona contro la Rai, è scontro.
Fedez era in ospedale da due giorni quando Francesca Fagnani è intervenuta per spiegare la sua situazione riguardo alla decisione del rapper di non partecipare alla sua trasmissione “Belve”: “L’unica cosa che conta adesso è che Federico stia bene -queste le parole della Fagnani su instagram – Solo un chiarimento per quel che riguarda la notizia relativa alla partecipazione di Fedez a Belve, è vero che la dirigenza Rai non l’ha ritenuta opportuna. Non condivido questa decisione né Belve del resto ha mai tolto voce a nessuno. Magari non finirà così”.
Fedez, mentre si trovava in un letto di ospedale, non ha avuto l’opportunità di replicare. Tuttavia, circa una settimana dopo, ha voluto condividere alcune riflessioni attraverso le pagine del Corriere. “Desidero ringraziare per il sostegno alla mia decisione di non partecipare,” ha specificato Federico Lucia. Avrebbe voluto partecipare a “Belve” per discutere della salute mentale, utilizzando il proprio percorso personale come esempio. Da ormai un anno, ha intrapreso un lungo cammino di cura con l’assistenza di psichiatri e psicoterapeuti.
Le dichiarazioni di Fedez
“Dopo la malattia (il tumore al pancreas per cui l’anno scorso a marzo si è operato, ndr) ho avuto seri problemi di salute mentale. Li ho dovuti affrontare, li sto affrontando tuttora. Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui, cioè come altri stavano o avevano affrontato una diagnosi nefasta”.
A “Belve,” il suo discorso si sarebbe concentrato principalmente sulle parole rivolte ai giovani e a coloro che si sentono emarginati o incompresi: “La salute mentale è un tema che riguarda molte persone giovani, ragazzi e ragazze. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, li avrebbe potuti aiutare a sentirsi meno soli o a dirsi: be’, allora può succedere davvero a chiunque.” E continua il cantante: “A me cercare un riferimento è servito moltissimo: quando ho scoperto la malattia, ho cercato chi stesse vivendo la mia stessa situazione o comunque simile alla mia”. Dopo continua: “Sia per Francesca Fagnani, sia per il produttore Tombolini era una straordinaria occasione per parlare di temi importantissimi. I dati ci dicono che la salute mentale sarà sempre di più il tema del futuro, e delle future generazioni. E secondo me c’è bisogno di parlarne”. Ma poi la sua partecipazione è stata “censurata”.
Successivamente la stoccata nei confronti della Rai : “non ero bene accetto. Non mi volevano. E hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Sa perché? Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano. E poi dalla Rai avevo imparato una cosa: quando vai su un palco a parlare di politici, alla Rai non piace perché non c’è il contraddittorio. Ma anche nel mio caso non c’è stato modo di avere un contraddittorio. Dunque prendo atto che è una regola unilaterale, che applicano solo quando pare a loro”.
I SOLDI NON CONTANO
Non è questione di soldi aggiunge Fedez, che dichiara di essere “disponibilissimo ad andare del tutto gratuitamente. Avevo l’intenzione di fare una bella cosa, e spero in futuro di riuscirci, in qualche modo, con Francesca Fagnani, una giornalista con la schiena dritta che ringrazio per aver sostenuto la posizione del suo invito. Non ho carichi pendenti, non ho mai evaso le tasse, non ho busti di Mussolini in casa, ma comunque per loro non rientro nel codice etico…”.
Non è possibile determinare se alla Rai abbia provocato più disagio la foto ritirata del sottosegretario Bignami vestito da nazista o il bacio con Rosa Chemical in diretta a Sanremo, e Fedez sottolinea che per ottenere una risposta a questa domanda, bisognerebbe rivolgersi alla dirigenza Rai. “Per la foto di Bignami non dovrei essere io a vergognarmi: non era un fotomontaggio, si è vestito lui da gerarca nazista. Il bacio sicuramente non fu un atto compiuto con premeditazione. Ma ricordo su quel palco palpate di testicoli e anche palpate nei confronti di donne… evidentemente i tempi cambiano”.