Andiamo alla scoperta del misterioso borgo di mille anime situato nelle Madonie, pieno di enigmi e segreti.
I borghi siciliani esercitano un fascino irresistibile. Attraversando le diverse province della nostra regione, è possibile trovare autentici tesori che custodiscono storie affascinanti, curiosità intriganti, prelibatezze gastronomiche e bellezze naturali. In questo contesto, Gratteri spicca come il borgo più enigmatico delle Madonie, una perla incantevole tra le maestose montagne. Questo misterioso borgo, incastonato tra le Madonie, è ora pronto a svelare i suoi segreti.
Alla scoperta di Gratteri borgo delle Madonie
Attraverso i racconti, abbiamo esplorato gli intricati sentieri della tradizione orale, svelando il loro profondo significato antropologico. Le leggende locali, rielaborate con creatività dall’autore, ci presentano i luoghi e i monumenti sotto una nuova luce, attraverso gli occhi della memoria di coloro che li hanno vissuti e amati.
Oltre ad essere un luogo di straordinaria bellezza naturale e monumentale, Gratteri si trasforma in un vero e proprio crogiolo di storie e leggende, incluso il mito del Sacro Graal, che è registrato nel libro dei borghi d’Italia. Questa cittadina siciliana può ora fregiarsi del titolo di uno dei borghi medievali più affascinanti e misteriosi dell’autentica Sicilia. E la storia non finisce qui.
Leggende, storia e curiosità del borgo di Gratteri
Per conoscere meglio questa cittadina in provincia di Palermo è nato il portale turistico VisitGratteri.com. Dopo un anno e mezzo di duro lavoro, Visit Gratteri è ora disponibile in cinque lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano), regalando vita a questa meravigliosa località.
Il sito offre una varietà di mappe con itinerari per esplorare le principali attrazioni e gli scenari mozzafiato del luogo.
Nella sezione “Adventure & Experience,” troverete guide dedicate a avventure uniche: dall’atmosfera tranquilla di un museo fino a emozionanti escursioni sulle montagne per sfiorare il cielo con un dito e molto altro.
Esplorerete le radici dei miti locali, dai racconti della testa pietrificata del pastore Dafni all’oracolo della Vecchia nella Grotta, e alle suggestive storie di un panorama che sembra uscito direttamente dall’Inferno, dove un passaggio verso il mondo sotterraneo (la “Bocca dell’Inferno”) è difeso da un leggendario mostro chiamato Macigna, secondo la tradizione popolare.
Nel percorso arabo-normanno, avrete l’opportunità di scoprire i segreti dell’Abbazia di San Giorgio, un viaggio nel lontano Medioevo che include la visita degli ultimi reperti archeologici.
La Grotta Grattàra (da cui il paese prende il nome)
la Chiesa Madre con i suoi tesori, la Matrice Vecchia che ospita le tombe dei Ventimiglia e la chiesa di Santa Maria di Gesù risalente al XII secolo.