Marta Fascina, rilascia la prima intervista pubblica dopo il decesso di Berlusconi e afferma che per superare il decesso è necessario del tempo.
Il 22 ottobre, Report ha presentato un’inchiesta sul ruolo di Marta Fascina in Forza Italia. Alcuni esponenti, in particolare, hanno discusso in forma anonima dell’influenza che avrebbe esercitato su Berlusconi. ‘Chi ha conosciuto Silvio Berlusconi sa bene che ascoltava tutti, con umiltà, salvo decidere in piena autonomia. Dunque, la notizia di presunte influenze mie sul presidente è così ridicola che non merita neppure una smentita’, ha risposto Fascina al Corriere della Sera nella sua prima intervista dopo la morte di Berlusconi.
Riguardo al lavoro di Report, ha aggiunto: “È stato coinvolto un presunto parlamentare di Forza Italia per dichiarare falsità e gettare fango su un’intera comunità politica. Penso che le interessate fonti della trasmissione non abbiano danneggiato solo me, ma la memoria del presidente e quella che dovrebbe essere la nostra comune casa politica”.
Riguardo al suo ritorno in Parlamento, Fascina ha dichiarato che tornerà ‘sicuramente prima delle votazioni sulla legge di Bilancio, che rappresenta la legge più importante’.
Inoltre aggiunge la Deputata: “So bene che grava su di me una grande responsabilità nei confronti degli italiani che mi hanno votata. Tornerò presto alla Camera per onorare il mandato ricevuto”.
Gli ultimi giorni del Cav
Berlusconi non era preparato alla morte, spiega Fascina; infatti, fino agli ‘ultimi istanti della sua vita’ ha continuato a lavorare: “Preparava la sua candidatura per le Europee, in tutte le circoscrizioni; sentiva e riceveva dirigenti di partito, alleati, amici di una vita; esponeva le sue argomentazioni sulla drammaticità dei focolai di guerra sparsi nel mondo. In più verificava quotidianamente l’andamento delle aziende e si occupava di politica estera, la sua grande passione. La notte prima di andarsene mi ha detto “ti amo” e mi ha ribadito quanto fossimo indispensabili l’uno per l’altra; mentre nell’ultimo istante, il più terribile, quello che ho stampato nella mente e nel cuore, mi ha stretto forte la mano”.
In questi mesi, per Fascina, è stato difficile: ‘Sono stati quattro mesi di angoscia e tristezza. Il vuoto lasciato dalla sua assenza terrena nella mia vita è irrimediabile. Non si può superare un lutto così grave e improvviso con un semplice schiocco di dita; ammiro coloro che ci riescono. Tuttavia, data la profondità del nostro legame, non poteva essere altrimenti. Credo che solo chi abbia provato un amore così autentico possa comprendere il mio stato d’animo. Altri, chiaramente privi di sentimenti profondi o addirittura insensibili, si limitano a giudicare la sofferenza altrui. Mi dispiace per loro. Quindi, se la domanda è se ho superato il lutto, la risposta è no.’ Quando la disperazione diventa insostenibile, Fascina si consola ascoltando le canzoni d’amore che Silvio le dedicava.
Il commento du Meloni e il rapporto con i Berlusconi
Con tutti i figli, grazie a Silvio, sono riuscita a instaurare ‘strettissimi rapporti’, e con loro mi lega ‘per sempre un rapporto di stima e affetto’. Riguardo alla questione della villa e alle presunte pressioni per lasciarla, Fascina ribadisce che si trattava solo di pettegolezzi.
Tornando alla politica, è inevitabile una domanda su Giorgia Meloni, per la quale nutro ‘sincera stima come donna, come politico, come premier. Sta dimostrando grande capacità, coerenza e determinazione nel guidare il Paese in condizioni economico-finanziarie difficili e in un contesto geopolitico molto delicato’. E per quanto riguarda la questione Giambruno? ‘Si tratta di una questione personale, familiare, su cui posso solo, in quanto donna, manifestare al presidente Meloni la mia totale e affettuosa vicinanza’.