Andiamo alla scoperta della stupenda città esagonale situata nella provincia di Catania in Sicilia, un esempio di unicità urbanistica.
In Sicilia, esiste una località che si distingue come uno dei rari esempi di architettura razionale in Italia.
Questo luogo è Grammichele, un comune con poco meno di 15 mila abitanti, situato nella provincia di Catania, nel cuore dei Monti Iblei e a breve distanza da Caltagirone e altre cittadine del Val di Noto.
Grammichele è famosa in tutto il territorio per la sua straordinaria pianta a forma esagonale. Vista dall’alto, la cittadina rivela la magnificenza della sua geometria perfetta, che si presenta come una ragnatela artistica creata con meticolosa precisione.
Storia e origine della città esagonale di Grammichele
Nel mese di aprile del 1693, il Principe Carlo Maria Carafa Branciforti, noto per la sua cultura eclettica e il suo spirito umanitario, decise di dare vita a Grammichele. Quello che mai avrebbe immaginato è che il suo audace progetto urbanistico sarebbe diventato uno dei soggetti più apprezzati dagli amanti della fotografia aerea. L’architetto Michele da Ferla giocò un ruolo fondamentale nella realizzazione dell’innovativa idea del Principe: la creazione di una città con una pianta interamente esagonale.
Il Principe teneva così tanto al progetto che, a soli tre mesi dal catastrofico terremoto che aveva devastato Occhiolà, l’antica Grammichele, decise di posare la prima pietra della nuova città. Questo gesto mirava a fornire ai pochi sopravvissuti al terremoto un luogo dove poter ricostruire le proprie vite in modo dignitoso. Purtroppo, dopo la realizzazione della città, il Principe non poté fare ritorno a Grammichele e morì solo due anni più tardi. La sua statua, tuttavia, continua a dominare la piazza principale della città, circondata dalla gratitudine dei suoi abitanti.
Grammichele, oggi, rappresenta un esempio architettonico unico in Italia e è rinomata come “LA CITTA’ DELL’ESAGONO”.
Cosa vedere nella città esagonale di Grammichele
L’eleganza di Grammichele non si limita alla sua inalterata pianta urbanistica attraverso i secoli, ma si esprime anche nei magnifici monumenti che adornano la sua piazza principale, dedicata al suo fondatore. Il sontuoso Palazzo Comunale, completato alla fine dell’800 dall’architetto Carlo Sada (noto anche per il teatro Bellini di Catania), è il punto di partenza.
Al suo interno si trova il Museo Civico, che custodisce preziosi reperti archeologici testimoni della millenaria storia del territorio e di Occhiolà, la città antica. Tra questi, spicca l’originale tavola in ardesia su cui Michele da Ferla incise l’innovativa pianta di Grammichele.
In un affascinante gioco di prospettive, il Palazzo Comunale si coniuga con la maestosa facciata barocca della Chiesa Madre, dedicata ai santi Caterina d’Alessandria e Michele Arcangelo.
Questi due monumenti sembrano quasi abbracciarsi, così vicini da placare l’eterna disputa storica tra potere temporale e spirituale. Al centro della piazza, un imponente orologio solare segna con precisione data e ora, anticipando le altre sei meridiane disposte nelle altrettante piazzette situate lungo gli assi stradali principali, che delineano l’esagono.
Sulla vasta piazza si affacciano raffinati palazzetti, caffè, ristoranti, attività turistiche e circoli ricreativi, creando un’atmosfera tipicamente siciliana, evocativa delle storie del Commissario Montalbano.
Tradizioni culinarie
Uno dei pregiati prodotti tipici di Grammichele è rappresentato dalla salsiccia al ceppo, conosciuta localmente come “sasizza ô ceppu”. La particolarità di questa lavorazione carne non risiede nella tritatura meccanica, bensì nell’utilizzo del ceppo, una larga base circolare concava in legno. All’interno di questa struttura, la carne viene abilmente lavorata a coltello, mantenendo pezzetti appositamente tagliati e conditi principalmente con sale e pepe nero.
Questo squisito prodotto è strettamente legato alla celebrazione della “Sagra della salsiccia“, festeggiata tra il 6 e l’8 settembre, in concomitanza con la festa del Piano. Durante questa occasione, i cittadini di Grammichele, in coincidenza con la memoria liturgica della natività della Madonna, uniscono la degustazione di questo delizioso prodotto locale alla festività religiosa.