Nel nostro Paese, soprattutto a Sud, persistono tutt’ora tante leggende, fiabe e superstizioni, legate pure a numerose credenze pagane, che hanno dato il via nel frattempo a numerosi cartoni animati, serie TV e romanzi. I castelli in linea generale sono i luoghi preferiti da chi adora scrivere storie gotiche.
Tutt’ora esistono tanti appassionati che organizzano gite e viaggi in giro per il mondo, alla scoperta anche di quelli meno conosciuti da visitare e scoprire con calma. A tal proposito nascono come funghi su un prato erboso dopo una super intensa giornata di pioggia tanti blog dedicati ad essi dove numerosi amanti dei manieri dicono la loro pubblicando foto e video.
In Sicilia ne esiste uno che in passato ha trascorso un passato assai luminoso, ma che ora purtroppo è in assoluta rovina. Ciò chiaramente è forte di grande dispiacere per coloro che si intendono d’arte e della storia in generale di cui la Regione Siciliana è ricca. Ricordiamoci che un tempo il castello veniva considerato, e pure a buona ragione, un punto strategico e di rifugio, dove la popolazione poteva chiedere asilo.
Sicilia, il castello maledetto che nasconde un terribile segreto
Oggi di esso possiamo notare solo i ruderi delle torri di guardia collocate a Nord e Sud del prospetto principale, posto dirimpetto al centro urbano. Inoltre un’altra serie la troviamo nella cortina muraria che volge le spalle all’abitato. Qui si è tra l’altro consumata la vicenda dell’appassionata storia garibaldina della Spedizione Dei Mille.
Tuttavia ciò che fa parlare di questo luogo è il nome che pare essere nato da una leggenda. Tuttavia esistono anche versioni contrastanti fra di loro sulla sua origine. Ed è per questo motivo che è anche avvolto da un fitto mistero, oltre che dalla nascita di potenti chiacchiericci. Sapete di quale maniero stiamo parlando?
Il pittoresco borgo marinaro immerso nella tranquillità e autenticità della costiera siciliana | un angolo di paradiso
Di fasti di un tempo al degrado di oggi
Del castello di Eufemio. Secondo una versione il nome sembra essere stato originato da una leggenda per la quale Eufemio sia stato l’uomo che facilitò la conquista delle truppe mussulmane sul territorio segestano. Un’ altra fonte direbbe che sia invece il nome del nobile proprietario del vicino sobborgo. O ancora si sussurra che il castello sorga sulle tracce rupestri di un forte antico posseduto da un certo Diocle. Esso era denominato Phimeis che poi diede anche il nome all’attuale Calatafimi.
In ogni caso non si sa quale sia la voce corretta e ognuno può pensare quello che vuole. Quel che è certo è che fu un maniero molto importante e che fu però abbandonato a un certo punto, fino ad arrivare allo stato di degrado di oggi. Secondo molti, legati alla superstizione, ciò è accaduto perché in passato nelle sue segrete e carceri vennero compiuti terribile torture e afferrati delitti.