A dicembre, a Palermo, il caldo scirocco accarezza la città e la temperatura sfiora i 20 gradi, ecco cosa vedere in un tour d’inverno.
È il momento ideale per esplorare i mercati vivaci, scoprire la bellezza nascosta dei chiostri e ammirare le residenze nobili, molte delle quali, grazie all’influenza dei Florio, sono state riaperte al pubblico. Un tour attraverso la città che unisce l’eleganza aristocratica al vibrante spirito popolare, rendendola la più affascinante del Mediterraneo.
Palermo è un crogiuolo di vita in questo 2023 che volge al termine, lodata dai grandi media come il New York Times e Vogue: una città caleidoscopica, ricca di mille culture, intreccio di epoche e contrasti. Il merito va anche al nuovo adattamento de “Il Gattopardo” e al successo de “I Leoni di Sicilia”. La città, sia storica che inaspettatamente contemporanea, si anima a dicembre con feste, luci scintillanti, concerti diffusi e pasticcerie che esibiscono dolci sontuosi. Palermo non è mai stata così vivace e invitante.
IL TOUR DI PALERMO
Un tour imperdibile ha inizio da ‘u Capu, il Mercato del Capo, situato a breve distanza dal Teatro Massimo, illuminato da luci vivaci (il 31 dicembre e l’1 gennaio, il tradizionale Concerto di Capodanno è un evento da non perdere, consultabile su www.teatromassimo.it). Attraversando la porta trecentesca di Carini si accede a questo affascinante affresco urbano, con bancarelle ricche di prodotti: qui si fa la spesa e si gusta cibo di strada come cavolfiori e cardi fritti in pastella, stigghiola, milza, pane e panelle. Anche a dicembre, con il clima mite di Palermo che vede lo scirocco e una temperatura media intorno ai 20 gradi, si può godere di quest’atmosfera.
Per chi preferisce un posto al chiuso, c’è il Le Angeliche bistrò (www.leangeliche.it), situato nel cuore del mercato in vicolo Abbadia: gestito da quattro donne, è uno spazio artigianale in tutto, dall’arredamento alla cucina, autentico, fresco e tipicamente mediterraneo. Altrettanto suggestivo è il labirinto di Ballarò, forse il mercato più antico e amato dai palermitani, soprattutto per l’acquisto del pesce fresco. La Vucciria, invece, prende una direzione diversa: mercato di giorno e luogo di ritrovo serale con locali, taverne e l’inconfondibile street food.
È interessante esplorare via Alessandro Paternostro, un susseguirsi di spazi creativi che conducono fino a piazza San Francesco, splendidamente illuminata, offrendo un’esperienza unica.
PALERMO: I CHIOSTRI
Palermo sa anche abbracciare il silenzio, rivelando i suoi segreti nei chiostri dei conventi che rivivono grazie a nuovi progetti di apertura e inclusione. Il Monastero di Santa Caterina, per secoli luogo di clausura, ha spalancato le sue porte al pubblico nel 2017, regalando un’esperienza meravigliosa: dalla chiesa barocca alle stanze delle religiose fino al refettorio. Nel chiostro, adornato da un prezioso pavimento maiolicato, si trova la dolceria “I segreti del chiostro”, che riporta in vita le antiche ricette della pasticceria conventuale siciliana: biscotti, pasticciotti ripieni, frittelle, cannoli e il buccellato, il tradizionale dolce natalizio, una croccante frolla ripiena di fichi, frutta secca, scorze di arancia e uva sultanina.
Per un’indimenticabile pausa dolce ci si può dirigere a pochi passi dalla Cattedrale, all’interno di Casa San Francesco, un ex convento seicentesco che ospita Al Fresco, il bistrot di Cotti in Fragranza (www.cottiinfragranza.com), un laboratorio dolciario che coinvolge i giovani del Carcere minorile “Malaspina” di Palermo. La novità di questa stagione natalizia sono i panettoni in tre deliziose varianti: il Buonicuore al mandarino, il Parrapicca con limone e zenzero e il Panettone Coccitacca con scorzette d’arancia.
Se i conventi regalano dolci emozioni, le chiese aprono le porte a musicisti e melodie avvolgenti.
I CONCERTI DI NATALE A PALERMO
Durante il periodo natalizio a Palermo, si tiene la rassegna storica che offre concerti gratuiti in 10 luoghi sacri della città, dal 26 dicembre al 6 gennaio. Nel frattempo, tra le navate delle chiese nel quartiere antico e arabo della Kalsa, fino al 21 dicembre, si può apprezzare la musica da camera nell’ambito della rassegna Sicilian Music Wave.
I PALAZZI DI PALERMO
Il Palazzo Conte Federico a Ballarò
La storia di Palermo è racchiusa anche nei suoi sontuosi palazzi. A breve distanza, a circa un quarto d’ora a piedi dalla zona della Kalsa, si trova uno dei più antichi, il Palazzo Oneto di Sperlinga (situato in via Bandiera, 24): dopo cinquant’anni di chiusura, è stato recuperato dai suoi proprietari, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Cesira Palmeri di Villalba, e ora si presenta agli occhi dei visitatori come un polo per l’arte contemporanea. Un viaggio nel passato è garantito anche dal Palazzo Gangi Valguarnera: con i suoi 8.000 metri quadrati di saloni, offre un crescendo di meraviglie tra arredi, dipinti, arazzi, porcellane, avori e vetri preziosi, culminando nella suggestiva Galleria degli Specchi con uno spettacolare soffitto e il più grande lampadario in vetro soffiato di tutta Palermo. Queste stesse stanze hanno accolto le celebri scene del ballo ne “Il Gattopardo” di Luchino Visconti nel ’63 e sono state utilizzate come residenza di Don Vincenzo Florio nella serie “I Leoni di Sicilia”. È possibile visitare questi palazzi solo su prenotazione inviando una mail a [email protected].
La Palermo contemporanea di Palazzo Butera
Palazzo Butera rappresenta il simbolo della Palermo contemporanea. Acquisito nel 2016 dai collezionisti Massimo e Francesca Valsecchi, i quali hanno finanziato un notevole restauro, oggi è un eccezionale spazio dedicato all’arte, con un caffè bistrot nel giardino e una vasta terrazza affacciata sul mare (www.palazzobutera.it). Da qui, il mare è a breve distanza e il porto ha recentemente cambiato aspetto grazie al nuovo Molo trapeizodale: con oltre 26.000 metri quadrati, ospita un lago artificiale, giardini, una passeggiata e un anfiteatro panoramico, oltre a una zona commerciale con ristoranti e negozi. Questo waterfront moderno e distintivo si caratterizza con il Castello a Mare, antico baluardo della città. A Palermo, almeno una volta, è imprescindibile raggiungere la città dal mare, vivendo questa esperienza unica.
Sasha Vinci: La Mostra
Imperdibile presso la Cappella dell’Incoronata, una delle sedi del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, dal 20 dicembre 2023 al 20 gennaio 2024, il progetto “La gravità delle forze nascoste” dell’artista siciliano Sasha Vinci, curato da Serena Ribaudo. Quest’opera è un’esplorazione unica dedicata interamente a Palermo, alla sua struttura urbana e sociale. L’artista investiga le fratture di questo momento storico, riconsiderando i legami tra natura, l’essere umano contemporaneo e il suo ambiente sociale. L’obiettivo è acquisire una nuova consapevolezza etica, estetica e politica, aprendo le porte a nuove prospettive di comprensione e interazione con il mondo che ci circonda.
ALTRO DA VEDERE A PALERMO
Palazzo Riso è un luogo imprescindibile da visitare a Palermo, oltre alla Cattedrale, al Palazzo dei Normanni e agli altri grandi monumenti della città. Questa sede ospita il Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, attualmente in mostra con opere di artisti come Vanessa Beecroft, Shay Frisch, Regina José Galindo, Hermann Nitsch, Aldo Palazzolo fino al 31 dicembre (museoartecontemporanea.it).
Quattro Pizzi all’Arenella è la residenza degli ultimi discendenti della famiglia Florio, che hanno deciso di aprire le porte al pubblico. Questo complesso della Tonnara ha avuto un significato speciale nel cuore di Vincenzo Florio.