In questo suggestivo borgo, le tracce della sua ricca storia si manifestano attraverso un affascinante mix di influenze culturali.
Acate è situata ai margini della piana di Vittoria, affacciandosi sulla sponda sinistra del fiume Dirillo a una distanza di 34 chilometri da Ragusa, ad un’altitudine di 199 metri sul livello del mare. Rappresenta il comune più occidentale della provincia e presenta una disposizione urbanistica con vie ortogonali.
Storia e origine del borgo
L’origine del Borgo è il risultato dell’antica colonizzazione romana, con tracce evidenti dell’occupazione araba e delle influenze sveve, normanne e aragonesi, riscontrabili nei resti della città di Odogrillo presso Contrada Casale. La fondazione di Acate risale al Quattrocento, quando il nobile Guglielmo Raimondo Castello creò un piccolo borgo con una rocca, noto all’epoca come Biscari (nome che perdurò fino al 1938). La costruzione delle prime chiese avvenne nel XVII secolo, con il permesso di Agatino Paternò Castello e il successivo impegno di Vincenzo Paternò, che contribuì in modo significativo allo sviluppo dell’urbanistica religiosa, promuovendo contemporaneamente il progresso economico del paese. Nel 1824, Acate ottenne lo status di Libero Comune. Nel corso della sua storia, Acate fu testimone del massacro di Biscari nel 1943, perpetrato dagli Alleati sbarcati in Sicilia, che causò la morte di prigionieri italiani e tedeschi subito dopo la resa.
Cosa vedere nel borgo di Acate
Tra i più pregevoli monumenti della località, spicca la Chiesa Madre, risalente al Seicento, i cui resti originari sono ancora chiaramente visibili: parte dell’abside, gli archi che sovrastavano il coro e parte del transetto appartengono ancora alla struttura originale. La Chiesa di San Vincenzo Martire, inoltre, ospita il reliquiario del patrono della città ed è un esempio di bell’architettura barocca arricchita da elaborati stucchi decorativi e un magnifico organo.
Dopo il terremoto del 1693, la chiesa fu ricostruita con cura da Vincenzo Paternò, e oggi le imponenti carceri risultano ancora ben conservate. Consigliamo di iniziare il vostro itinerario da piazza Libertà: passeggiando per le vie di questo suggestivo paese, potrete assaporare un’atmosfera di tranquillità e radicata tradizione storica davvero imperdibile.
Il Castello
Il Castello, inizialmente costruito nel Quattrocento, si erge ancora oggi nelle vicinanze della Chiesa Madre, situata in Piazza Libertà, cuore pulsante del paese. Le imponenti carceri sono ancora visibili, testimonianza della sua storia.
Una delle famiglie nobiliari più influenti della Sicilia, i Biscari, risiedeva nel Castello dei Principi di Biscari ad Acate. Questo monumentale edificio rappresenta uno dei simboli distintivi della città di Acate, fungendo anche da principale attrazione in un contesto che offre numerosi scenari paesaggistici e strutture storiche di notevole fascino.
Consigliamo di iniziare il vostro itinerario da piazza Libertà: passeggiando per le strade di questo borgo, potrete immergervi in un’atmosfera di tranquillità e tradizione storica che si presenta davvero come un’esperienza imperdibile.
Cucina tipica del borgo
Gran parte della ricca storia di Biscari si manifesta nei deliziosi piaceri della sua cucina, che affonda le radici nella ruralità e nell’autenticità degli autoctoni legati alla vita contadina. Queste tradizioni culinarie sono portatrici di ricette che sintetizzano una vasta cultura di preparazione, realizzando con passione piatti intrisi di autentica dedizione. Tra le pietanze più umili spiccano la tradizionale pasta e patate e i baddotti di riso, mentre tra le specialità più sostanziose figurano il maiale al sugo, l’agnellone e la salsiccia arrosto, accompagnati da contorni deliziosi, conserve e dolci squisiti.
Ad arricchire e accompagnare queste delizie ci pensano l’olio d’oliva DOP Monti Iblei e il vino DOCG Cerasuolo di Vittoria, risultato di un’agricoltura attenta che sa valorizzare le risorse del territorio attraverso aziende operose gestite da persone di elevato valore morale.