«L’obiettivo del percorso formativo è stato di diffondere la cultura di genere e delle pari opportunità al fine di favorire una maggiore partecipazione delle donne nella sfera pubblica e nella vita politica». Lo ha affermato Giovanna Fiume, coordinatore scientifico e didattico del progetto Donne, politica e istituzioni percorsi formativi per la promozione delle pari opportunità nei centri decisionali della politica, del Dipartimento di Scienze Giuridiche, della Società e dello Sport, nel corso della cerimonia di consegna degli attestati alle partecipanti della seconda edizione del percorso formativo dell’Anno accademico 2012/2013. Nel corso della manifestazione che si è svolta alla presenza del neo pro rettore alla Ricerca Giacomo De Leo, nella chiesetta di Sant’Antonio del Complesso Monumentale Steri le partecipanti hanno dato vita ad una performance artistica.
Tra i partecipanti che hanno preso parte all’intensa formazione che si concluderà con un stage studenti, professionisti, avvocati, dottorandi, agenti della Polizia municipale, psicoterapeuti e assistenti sociali. «Nel corso degli incontri di formazione – aggiunge Giovanna Fiume – abbiamo fornito un insieme di conoscenze, in parte teoriche e in parte pratiche, volte a promuovere l’affermazione e l’inserimento della donna nella vita politica e nei centri decisionali, sia a livello nazionale che locale, nelle assemblee elettive, nei Consigli e nei Comitati Consultivi dove le donne sono in genere in una posizione minoritaria.
È stata una risorsa formativa e di aggiornamento importante per tutte quelle donne già impegnate nel campo della politica, sia come funzionarie e dirigenti, che in qualità di elette nelle pubbliche amministrazioni, come nella realtà economico-sociale, dal campo sindacale e categoriale a quello delle professioni, attività che sempre più spesso hanno attinenza con tematiche connesse alle pubbliche amministrazioni, alle normative europee, ma anche alle politiche di genere e le ragioni delle difficoltà delle donne ad entrare nella sfera politica e in quella pubblica in generale». Il progetto è stato cofinanziato dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Ateneo di Palermo.