Indipendentemente dalla loro denominazione, arancini o arancine, ecco le undici migliori versioni da gustare mentre in Sicilia
Esplorate le meraviglie culinarie siciliane con una guida ai migliori arancini, uno street food di spicco dell’isola, apprezzando le loro variazioni di forma, gusto e condimenti.
Arancini o arancine?
La questione sulla corretta terminazione, maschile o femminile, di questo piatto tradizionale siciliano è antica quanto la ricca storia dell’isola. L’origine degli arancini, arricchiti da ingredienti come spezie, pistacchi, mandorle, melanzane e cous cous, risale al periodo della dominazione araba.
Tra gli ingredienti introdotti dagli arabi vi sono anche la canna da zucchero e la cannella, utilizzata in una delle prime ricette di riso, il “Riso Turchesco”. Versioni successive includevano uova, formaggio e zafferano, quest’ultimo ancora presente in alcune varianti degli arancini, particolarmente nella parte occidentale dell’isola.
Questo ci ricorda il debito culinario che la Sicilia ha nei confronti della cultura araba, come descritto in “I quaderni di Archestrato Calcentero” di Marco Blanco. Il pomodoro, elemento assente nelle ricette storiche, fu introdotto in Sicilia dagli spagnoli nel Cinquecento.
Curiosamente, l’arancino ha avuto un antenato dolce, menzionato nel “Il cuoco galante” di Vincenzo Corrado del 1793, chiamato “Bignè al riso”. La versione salata si affermò nell’800, con la definizione della forma attuale e delle sue varianti nel Novecento. Il dibattito sull’uso di arancino o arancina rimane aperto, con posizioni diverse tra l’est e l’ovest dell’isola. Nonostante le discussioni, il Ministero delle Politiche Agricole ha riconosciuto “arancini di riso” come denominazione ufficiale nei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
La distinzione principale tra gli arancini si basa sui “colori”: rosso per quelli con sugo e bianco per quelli con burro. A Catania prevalgono gli arancini a punta con carne e sugo, mentre a Palermo troviamo il ragù con zafferano e piselli. La versione “al burro” non contiene burro ma è un mix di besciamella e mozzarella, con l’aggiunta di prosciutto cotto a Palermo. Le varianti sono numerose, con ingredienti che vanno dal pistacchio agli spinaci, passando per funghi, pollo e persino ragù di polpo o nero di seppia. (fonte)
Ecco le 11 migliori versioni da gustare mentre in Sicilia
CATANIA
Savia – Via Etnea, 300
Una garanzia, tappa obbligata a Catania. Dal 1897 serve a catanesi e turisti il meglio della rosticceria e della pasticceria. Il campione assoluto è quello al sugo. Outsider di grande pregio “alla catanese” e “agli spinaci”.
Scollo – Via Messina, 255
Rinomata gastronomia catanese. Delle vere e proprie opere d’arte. Da provare sicuramente sugo, burro e quelli nelle varianti stagionali.
SIRACUSA
Bar Pasticceria Midolo: Corso Umberto, 86
In un’ipotetica tappa aretusea è impossibile non fermarsi da Midolo. Da provare (e riprovare) gli arancini al ragù e alle melanzane.
Ecco le 11 migliori versioni da gustare mentre in Sicilia
MODICA
Casa Don Puglisi: Corso Umberto I, 160
Progetto di inclusione lavorativa prima che bottega, l’arancino che scalda il cuore in un’unica deliziosa lavorazione, quello al ragù con ingredienti di prossimità.
MESSINA
Forno Cannata – Via Nazionale, 144 (Mili Marina)
Fra i migliori di Messina quelli dei fratelli Cannata e del cinquantennale forno di famiglia. Imperdibile l’arancino al ragù e da provare quello al pistacchio.
LETOJANNI
La Rupe – Via Vittorio Emanuele, 256
Nel piccolo borgo marinaro proprio sotto Taormina una delle migliori tavole calde di Sicilia. Squisiti, fra gli altri, gli arancini al ragù.
ENNA
Umbriaco – Viale IV Novembre, 11
Rosario Umbriaco è uno dei più grandi artigiani di Sicilia. Fa raffreddare ancora il riso sul marmo e batte lo stracotto al coltello. Incredibili i classici e fra le varianti quello a doppio strato con menta, zafferano, ricotta fresca e fonduta di piacentinu ennese.
LICATA
Uovo di Seppia – Corso Filippo Re Capriata, 31
L’outlet dello chef Pino Cuttaia produce fra le migliori arancine (qui al femminile) al ragù dell’isola, anche nella variante “in bianco”. Sontuosa la pluricelebrata con ragù di triglia.
PALERMO
Vabres – Via Michele Cipolla, 85
Uno dei punti di riferimento in città per i cultori dell’arancina. Ottime al sugo, da provare anche le varianti con bacon e provola e salsiccia.
Pasticceria Oscar – Via Mariano Migliaccio, 39
L’arancina di pasticceria ha una marcia in più, anzi è da Oscar. Qui bisogna provare necessariamente accàrne e abbùrro. Grande qualità, pochi fronzoli.
ERICE
La Tonda fritta – Via Vittorio Emanuele 100
Il nome si riferisce proprio all’arancina, qui fritta al momento e con un topping esterno che richiama il contenuto. Particolari e creative