In occasione di un’udienza, Fedez si dichiara nullatenente, ha affermato di non possedere beni, lo scontro con il Codacons.
Di fronte a tale dichiarazione, il Codacons ha manifestato il desiderio di approfondire la questione, sollecitando verifiche sulle strutture societarie legate al rapper.
La situazione tra Fedez e il Codacons si intensifica quando quest’ultimo presenta una segnalazione alla Guardia di Finanza, chiedendo di svolgere indagini dettagliate. Questo nuovo capitolo del confronto tra il rapper e l’organizzazione consumatori deriva da affermazioni fatte durante un processo per diffamazione tenutosi al tribunale di Milano nel novembre 2020.
Fedez si dichiara nullatenente
In un periodo in cui l’Italia era alle prese con la pandemia, Fedez partecipava a un’udienza via collegamento telematico. Interrogato sui beni di sua proprietà, il rapper rispose così:
“Stiamo parlando di beni mobili o immobili? Direi che sono nullatenente.”
Durante l’udienza, la connessione audio presentava interruzioni, portando il giudice a richiedere una conferma di quanto appena sentito. Fedez ribadì: “nullatenente”, aggiungendo poi:
“Tutto è registrato a nome delle mie società.”
Codacons contro Fedez
L’indagine aveva preso avvio su impulso del Codacons, l’associazione a tutela dei consumatori, che si era sentita offesa da dichiarazioni fatte da Fedez.
Questo episodio fu uno dei primi scambi di accuse tra le due parti, una dinamica che si sarebbe protratta negli anni, coinvolgendo anche Chiara Ferragni, moglie di Fedez.
Il tribunale, in seguito, stabilì l’assenza di motivazioni valide per condannare il rapper, facendo cadere le accuse del Codacons. Tuttavia, la vicenda non si esaurì qui.
Le affermazioni di Fedez, apparentemente in contrasto con lo sfarzoso stile di vita del duo Ferragnez mostrato su Instagram, caratterizzato da giri in Lamborghini, vita in un costoso appartamento nel quartiere CityLife di Milano e vacanze di lusso, hanno suscitato i sospetti del Codacons. Quest’ultimo, il 12 febbraio, ha quindi inoltrato una segnalazione alla Guardia di Finanza di Roma e Milano.
L’associazione, capitanata da Carlo Rienzi, ritiene significative le dichiarazioni di Fedez, il quale, interpellato dall’Autorità Giudiziaria riguardo la titolarità di beni, ha negato di possederne, affermando di avere tutto a nome delle sue società.
Di conseguenza, il Codacons sollecita un’indagine approfondita sulle società collegate al rapper. Per questo scopo, ha incaricato un esperto di redigere una relazione tecnica che delinei la struttura degli asset societari legati a Fedez. Fino a questo momento, il rapper non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla questione.
Il Codacons e le antipatie con i Ferragnez
L’ostilità tra Fedez e il Codacons ha avuto origine da una raccolta fondi organizzata durante l’emergenza Covid. Da quel momento, si sono susseguiti diversi confronti, compresi quelli in ambito legale.
Il Codacons non ha risparmiato le sue azioni nemmeno nei confronti di Chiara Ferragni, moglie di Fedez, rivolgendo contro di lei critiche e presentando denunce alle autorità competenti.
Il prossimo 6 maggio Fedez sarà ascoltato dai pubblici ministeri di Roma, in seguito a una denuncia per calunnia presentata dal Codacons nei suoi confronti.