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Quale facoltà? Ecco i cinque motivi che condizionano la scelta


Superati gli esami di maturità, con il diploma affisso sulla parete di casa, scatta il momento della scelta universitaria: quale corso di laurea scegliere?

E, di norma, la decisione può essere condizionata da una delle seguenti “cause efficienti”:

  • La professione dei genitori: avvocati, notai, medici, architetti, ingegneri… non è affatto raro che uno studente scelga di seguire il mestiere del padre o della madre, soprattutto quando c’è uno studio alle spalle e una passione trasmessa sin da bambini.
  • L’influenza della famiglia: A differenza di poco sopra, in questo caso la famiglia indirizza a compiere una scelta o meno. Magari perché i genitori, testimoni di “vita vissuta”, suggeriscono una strada da percorrere, spesso dettata o dal “talento” che scorgono nel proprio figlio o dall'”opportunità” (leggi poco sotto)… Più facile “trovare” un lavoro come “infermiere” che come astronauta…
  • L’indole: Ci sono studenti che scelgono da soli il proprio destino universitario. Il che, in linea di massima, è sempre la migliore opzione. Ma decidono d’iscriversi in un corso anziché un altro perché spinti dal fuoco della passione e della suggestione per una determinata professione. Perché “lo sentono nelle vene”, perché, prima della maturità, non si sono persi neanche una puntata di “Perry Mason” o di “Doctor House” o perché ogni qual volta si pronuncia la parola “giornalismo” vanno in estasi (anche se in questo caso ci sarebbero delle precisazioni da fare…). Non importa se il mondo sia popolato da avvocati, medici e giornalisti. Non importa se la strada da percorrere possa essere lunga, tortuosa e piena di sacrifici, magari economici. Volere è potere.
  • L’opportunità: E c’è chi decide d’iscriversi in una facoltà anziché in un’altra perché, analizzando come vanno le cose e temendo di non riuscire a trovare un posto di lavoro nel “breve periodo” seguendo la propria indole, ritiene che la laurea possa facilitargli semplicemente l’ingresso nel mercato del lavoro. Tutto ciò può sembrare triste ma ci sono studenti che basano la propria scelta sulle potenzialità di essere assunti.
  • Il caso: fanno parte della minoranza ma esistono quegli studenti che, utilizzando la guida universitaria, aprono una pagina “a casaccio”, o “fanno ambarabaciccicoccò” sul manifesto con i corsi di laurea.

E ora tocca a voi… Cosa vi ha spinto a scegliere il vostro corso di studio?

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A proposito dell'autore

Blogger dal 2003, giornalista pubblicista dal gennaio 2013, ha scritto su diverse piattaforme: Tiscali, Il Cannocchiale, Splinder, Blogger, Tumblr, WordPress, e chi più ne ha più ne metta. Ha coordinato (e avviato) urban blog e quotidiani online. Ha scritto due libri: un romanzo e una raccolta di poesie. Ha condotto due trasmissioni televisive sul calcio ed ha curato la comunicazione sul web di un movimento politico di Palermo durante le elezioni amministrative del maggio 2012. Di mestiere vede gente e fa cose. E fa parte dello staff di Younipa.