Dopo una cena con piatti tipici della cucina romana in un ristorante a Palermo, un cliente pubblica lo scontrino, il conto spiazza tutti.
Un visitatore ha condiviso le immagini dei piatti e del conto di un pasto serale incentrato sulla gastronomia capitolina, consumato in una trattoria a Palermo, in Sicilia. Questo gesto ha scatenato diverse reazioni critiche da parte della comunità online. Dettagli sul cibo consumato e sulla spesa sostenuta.
Tra i suggerimenti più comuni rivolti a chi si reca in un nuovo luogo c’è certamente quello di assaporare le specialità culinarie locali, specialmente quando si tratta di cibi di qualità riconosciuta. Tuttavia, non tutti seguono questo consiglio.
Prendiamo ad esempio il caso di Francesco, che ha scelto di non aderire a questa norma diffusa. È noto che in Italia è raro mangiare male. Pur essendo consigliato gustare i piatti tipici direttamente nelle loro regioni di origine, la cucina italiana offre eccellenze in tutto il territorio, dal nord al sud. Ciò vale anche per piatti tipici di altre regioni, come la cucina romana, anche se consumati a centinaia di chilometri di distanza, come in Sicilia.
Ecco i dettagli dello scontrino
Nelle ultime ore, Francesco ha postato su un gruppo di Facebook raccontando di aver cenato con piatti romani in una trattoria palermitana. Secondo lui, questo posto è una garanzia di qualità. Nel suo commento finale, ha lodato l’esperienza: “Staff eccezionale, ambiente igienico e ottimamente decorato. Lo raccomando senza esitazioni”.
Nel suo messaggio, ha descritto i piatti scelti, condividendo anche le foto. Tra queste, ha incluso l’immagine del conto, evidenziando la spesa complessiva. Francesco ha ordinato vari piatti, tra cui un tagliere di porchetta (“Sempre delizioso”), una carbonara (“Il piatto forte del locale”, con l’opzione di un “primo bis” che include due delle prime portate del menù), una pinza, seguita da una padellata di salsiccia con patate (“Anche queste molto gradite”). La spesa totale? Come indicato nello scontrino, dove erano dettagliati i costi per ogni piatto, il conto è stato di 93 euro, da dividere tra i commensali.
Molti dei commenti al post hanno espresso disappunto per la decisione dell’utente di optare per piatti romani a Palermo. La critica non era rivolta alla qualità della cucina romana, indiscutibilmente deliziosa e ampiamente apprezzata, bensì alla scelta di non favorire le specialità locali.