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Parmigiano Reggiano vs Grana Padano: le differenze tra i due che non tutti sanno – Ora non li confonderai più


Scopri le differenze fondamentali tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano, due eccellenze italiane DOP. Dalla produzione alla stagionatura, ti sveliamo tutto per non confonderli più!

Parmigiano Reggiano Grana Padano
Parmigiano Reggiano Grana Padano – fonte: redazione

All’estero regna spesso confusione tra i due, e nonostante il Grana Padano DOP sia più diffuso e maggiormente esportato rispetto al Parmigiano Reggiano DOP, si tende a semplificare tutto sotto il termine generico “Parmesan”. Questo fenomeno, noto come Italian Sounding, comprende anche imitazioni come il Parmesao in Brasile, il Regianito in Argentina, il Pamesello in Belgio, il Parmezan in Romania e il Parmeson in Cina. I produttori di falsi formaggi italiani non si fermano qui: nomi come Parma, Rapesan, Pasgrasan, Grana Pardano, Grana Padana o Grana Padona sono solo alcuni esempi di come si cerca di imitare le nostre specialità.

Anche in Italia, però, molti non conoscono le differenze tra queste due icone DOP, che insieme costituiscono circa il 30% della spesa di formaggi stagionati nel nostro Paese.

Cosa accomuna Parmigiano Reggiano e Grana Padano?

Entrambi sono formaggi a lunga stagionatura, a pasta dura, con il 70% del prodotto costituito da sostanza secca. Condividono un sapore unico e un alto contenuto di nutrienti come proteine, vitamine A e B, minerali, fosforo e potassio.

Le 7 principali differenze tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano

  1. Additivi
    Il Parmigiano Reggiano è privo di additivi, compresi quelli naturali. Nel Grana Padano, invece, viene utilizzato il lisozima, una proteina derivata dall’albume d’uovo per controllare specifiche fermentazioni.
  2. Alimentazione delle bovine
    Nel Parmigiano Reggiano le mucche si nutrono esclusivamente di fieno ed erba, senza mangimi insilati o fermentati. Il Grana Padano consente anche insilati di mais.
  3. Stagionatura e marchiatura
    Il Parmigiano Reggiano viene marchiato a 12 mesi, con stagionature medie di 24-30 mesi e oltre. Il Grana Padano è marchiato a 9 mesi e ha una stagionatura media di 15 mesi, con possibilità di raggiungere livelli più alti nelle varianti “Oltre 16 mesi” e “Riserva – oltre 20 mesi”.
  4. Vincoli di produzione
    Per il Parmigiano Reggiano, il latte deve essere raccolto due volte al giorno, lavorato una volta al giorno e non refrigerato sotto i 18°C. Il Grana Padano permette il ritiro del latte una o due volte al giorno, con refrigerazione fino a 8°C.
  5. Starter batterici
    Nel Parmigiano Reggiano si usa solo il siero innesto naturale. Il Grana Padano consente l’uso limitato di batteri lattici isolati in laboratorio.
  6. Zona di produzione
    Il Parmigiano Reggiano è prodotto in un’area più ristretta: le province di Parma, Reggio Emilia, Modena e parte di Mantova e Bologna. Il Grana Padano si produce in 33 province tra Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Trentino Alto Adige.
  7. Produzione montana
    Circa il 20% del Parmigiano Reggiano è prodotto in montagna, rappresentando la DOP montana più rilevante. Per il Grana Padano, questa quota si riduce al 2%.

Qualità e consapevolezza

Pur avendo vincoli produttivi più stringenti, il Parmigiano Reggiano non è necessariamente migliore del Grana Padano. Un Grana Padano realizzato con latte di alta qualità e una stagionatura medio-lunga può offrire un’esperienza gustativa eccellente. La chiave sta nel conoscere le differenze e scegliere con consapevolezza.

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