Un nuovo Parco delle Farfalle in Sicilia: l’ex carcere diventa un’attrazione turistica unica nelle Madonie, i dettagli.
A Gangi, piccolo borgo di 6.000 abitanti sulle Madonie, nel cuore della Sicilia settentrionale, il comune ha finalmente ottenuto i fondi per trasformare un ex carcere di massima sicurezza, abbandonato dagli anni Settanta, in un bioparco delle farfalle. Questo ambizioso progetto, pronto da anni, prevede anche la creazione di camere per turisti, un ristorante e una foresteria per studenti.
Un carcere mai utilizzato
Costruito alla fine degli anni Settanta dal Ministero della Giustizia, il carcere era destinato ai detenuti per reati di mafia, ma non fu mai operativo. Poco dopo il completamento, i piani cambiarono e la pretura locale venne spostata altrove. L’edificio, grigio e imponente, visibile dalla statale, rimase abbandonato per decenni, diventando oggetto di vandalismo e set per alcune produzioni cinematografiche.
Nel 1997, la struttura è passata sotto la gestione del comune, che ha permesso l’utilizzo parziale degli spazi da parte di associazioni locali. Tuttavia, è stato solo grazie al sindaco Giuseppe Ferrarello che si è sviluppata l’idea di una riconversione in un bioparco.
Il bioparco delle farfalle: Un’attrazione unica
Ispirato da un documentario su un parco delle farfalle in Cina, il progetto prevede la creazione di una grande voliera per ospitare farfalle vive, situata all’interno del muro di cinta dell’ex carcere. Le celle saranno trasformate in camere per turisti, mentre altre aree accoglieranno un ristorante e una foresteria. Il piano, ideato dall’architetta Maria Alessandro, mira a valorizzare il turismo sostenibile e a destagionalizzare l’afflusso di visitatori.
Finanziamenti e rilancio del turismo
Dopo anni di tentativi, nel 2024 il comune ha ottenuto un finanziamento regionale nell’ambito di un programma di sviluppo sostenibile. Questo intervento si inserisce in un più ampio piano di promozione turistica avviato dal comune oltre dieci anni fa, che ha portato Gangi a passare da 30 posti letto nel 2007 a circa 600 oggi.
L’idea è di rendere il bioparco un punto di riferimento per il turismo naturalistico, in linea con altre iniziative come il famoso progetto “case a 1 euro”, anch’esso ideato dal sindaco Ferrarello. Dal 2011, il comune ha ceduto circa 80 immobili abbandonati a un costo simbolico o a prezzi molto bassi, attirando italiani e stranieri che hanno ristrutturato le proprietà per uso personale o per attività ricettive.
Gangi: Un borgo che guarda al futuro
La riconversione del carcere rappresenta un ulteriore passo nella strategia di rilancio del borgo di Gangi, già noto come una delle perle delle Madonie. Questo progetto non solo valorizzerà un edificio abbandonato da decenni, ma offrirà anche nuove opportunità di lavoro e crescita per la comunità locale, puntando su un turismo consapevole e di qualità.
Con queste iniziative, Gangi si conferma come esempio di rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio storico e naturalistico, trasformando le sfide dello spopolamento e dell’abbandono in occasioni di rinascita.