La città più affettuosa d’Italia si trova in Sicilia e i suoi abitanti non rinunciano a baci, abbracci e soprannomi affettuosi, la classifica.
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L’Italia è una terra di gesti affettuosi e calore umano, ma non tutte le città dimostrano affetto allo stesso modo. Un’indagine condotta da Preply ha svelato quali città spiccano per espansività e quali, invece, preferiscono un approccio più riservato.
Il Sud domina, ma Venezia e Firenze sorprendono
Il calore umano è una caratteristica distintiva del Sud Italia, e a confermarlo è il primo posto di Palermo, dove il 57% degli abitanti usa soprannomi affettuosi come beddu e amuri, e quasi la metà non rinuncia agli abbracci, anche con semplici conoscenti.
Subito dopo troviamo Napoli, dove il 50% delle persone apprezza espressioni affettuose come ‘A guagliona, usate persino dai negozianti per rivolgersi ai clienti.
Sorprende la presenza di Venezia al terzo posto: l’81% dei veneziani dimostra affetto con gesti e parole gentili, rendendola la città più calorosa del Nord. Chiudono la top 5 Bari e Firenze, dove metà degli abitanti si scambia frequentemente abbracci, dimostrando che anche al Centro Italia il calore umano non manca.
Nei piccoli centri, l’affetto è ancora più sentito
Nelle città più piccole, il calore si avverte ancora di più. Potenza è in testa, con il 47% degli abitanti che si scambia baci e il 45% abbracci, seguita da L’Aquila, dove l’affetto si esprime anche con chi non è stretto parente. Cagliari, al terzo posto, bilancia accoglienza e riservatezza, con il 69% degli abitanti che apprezza i gesti affettuosi quotidiani.
Torino è la città meno affettuosa d’Italia
Sul lato opposto della classifica, Torino si aggiudica il titolo di città più riservata: il 55% degli intervistati non gradisce termini affettuosi in pubblico e limita il contatto fisico anche con le persone più vicine.
Segue, sorprendentemente, Bologna: nonostante la sua fama di città accogliente, qui gli abbracci sono riservati ai momenti importanti, e i soprannomi affettuosi non fanno parte della quotidianità. Perugia, unica rappresentante del Centro Italia in questa classifica, mantiene un atteggiamento simile: meno baci e abbracci, ma un calore discreto e sottile.
Tra le città più riservate spiccano anche Trieste, influenzata dalle tradizioni slave, e Milano, dove il 54% degli abitanti evita il contatto fisico, pur apprezzando occasionalmente un abbraccio spontaneo.
Nord Italia: affetto nei gesti, non nelle parole
Tra i piccoli centri più distaccati, Aosta si distingue per il suo approccio riservato: il 64% evita il contatto fisico nelle conversazioni e più della metà non usa espressioni affettuose nemmeno con chi conosce bene.
Anche Trento segue la stessa linea: sebbene il 52% degli abitanti usi soprannomi in famiglia, l’affetto si manifesta meno nei rapporti con estranei. Ancona, infine, chiude la classifica: qui il 46% non usa termini affettuosi e il 55% si sente a disagio con il contatto fisico con sconosciuti, ma nelle relazioni più strette sa essere calorosa.
Italia, un mosaico di affetto e riservatezza
Questa classifica dimostra che l’affetto in Italia si esprime in modi diversi: dal calore travolgente del Sud all’eleganza più discreta del Nord, ogni città racconta la propria storia attraverso piccoli gesti quotidiani. E voi, in quale città vi sentite più a casa?
L’analisi completa di Preply è disponibile qui.