Dopo numerose irruzioni che hanno avuto luogo durante le lezioni ieri mattina presso il Polididattico (ed. 19) del campus universitario, volte ad incitare tutti gli studenti a protestare contro l’aumento delle tasse (manifestatosi con la cancellazione dell’esenzione per i vincitori di borse di studio Ersu e la volontà di introdurre, da parte del Rettore, il pagamento del parcheggio all’interno di viale delle Scienze), gli studenti hanno coperto nuovamente le strisce blu per palesare il proprio dissenso al processo di privatizzazione della Cittadella Universitaria.
In seguito gli studenti hanno anche realizzato una scritta aggiuntiva alla nuova segnaletica orizzontale sull’asfalto dinanzi all’edificio del Polididattico, aggiungendo al già esistente “Stop”, la dicitura “Tasse”.
«Sembra paradossale che di fronte ad un’università ridotta in macerie, con tasse continuamente in aumento e progressivi annullamenti delle agevolazioni per gli studenti che necessitano di aiuti economici – dice Federico Guzzo, degli “Studenti Universitari contro i tagli e l’aumento delle tasse” -: da quest’anno i vincitori di borse di studio ERSU, infatti, non saranno esentati dal pagamento delle tasse di Ateneo e regionali. E, questa tendenza che nega una piena accessibilità al mondo della formazione universitaria, si esprime materialmente anche nelle strisce blu apparse recentemente all’interno della cittadella universitaria».
«E quando parliamo di università ridotta in macerie – continua – ci riferiamo anche alla situazione ormai imbarazzante degli studenti di Scienze Politiche. Sono infatti passati già due anni dal crollo del tetto del Collegio San Rocco, ed ancora non si è trovata nessuna soluzione per studenti costretti a rincorrere lezioni sparpagliate in giro per la città e accavallate tra loro. L’azione di oggi mira dunque a mostrare il nostro dissenso alla situazione attuale in cui versa l’ateneo che, dalla tassa parcheggio ai continui aumenti delle tasse, mostra una continua gravosità per le tasche degli studenti e delle loro famiglie».
«Ovvio risulta come gli organi di potere e istituzionali cerchino nella pratica di negarci il diritto fondamentale allo studio rendendolo del tutto esclusivo secondo parametri di natura economica – aggiunge Gianmarco Codraro degli “Studenti Universitari contro i tagli e l’aumento delle tasse” -. Tasse sempre più insostenibili, ancora tagli a un settore che già risulta essere sin troppo martoriato, adozione di misure come il numero chiuso quale strumento per giustificare le politiche di austerità e impoverimento della governance accademica che restringe a pochi la possibilità di affrontare il percorso di studi universitari. Questo è lo scenario che ci si presenta innanzi e a cui dobbiamo fermamente opporci attraverso una collettiva presa di coscienza del corpo studentesco quale reale protagonista del mondo universitario e delle sue sorti. Pensiamo che sia necessario dire basta ad un sistema universitario basato su logiche di profitto, che grava sulle nostre tasche e che non ci garantisce alcun servizio in quanto studenti; vogliamo porci contro l’aumento delle tasse, contro la tassa parcheggio, contro la totale inadempienza nei confronti delle strutture universitarie da parte delle governances accademiche: problematiche causate da governi che, susseguendosi, applicano costanti tagli al mondo della formazione».