Nell’ambito degli interventi previsti dai programmi europei 2007-2013, a sostegno dei territori dell’obiettivo convergenza, il dipartimento della Funzione Pubblica – Ufficio per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni – ha affidato a Libera (associazioni, nomi e numeri), da anni impegnata a livello nazionale nella diffusione della cultura della legalità e nella valorizzazione dei beni immobili confiscati, la realizzazione del progetto “Azione di supporto ai Comuni impegnati nella gestione dei beni confiscati”.
Il tema ha assunto negli ultimi anni una rilevanza crescente, sia per il valore simbolico che tali beni rivestono, in quanto testimonianza tangibile della capacità delle istituzioni e della società civile di ripristinare condizioni di legalità in territori fortemente colpiti dal fenomeno criminale, sia per l’importanza che essi rivestono come risorse utili allo sviluppo economico e sociale della comunità.
A conclusione del progetto Libera e Università di Palermo organizzano il 27 febbraio alle ore 10:30 presso i locali di Arca (Viale delle Scienze, edificio 16) il forum regionale dal titolo “I beni confiscati alle mafie: quali opportunità per lo sviluppo della Sicilia“.
Ne discutono il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla, l’assessore ai beni culturali della Regione siciliana Antonio Purpura, il procuratore generale presso la Corte di Appello di Palermo, Mirella Agliastro, il presidente del consorzio Arca dell’Università di Palermo, Umberto La Commare, il direttore Consorzio Sviluppo e Legalità Lucio Guarino, il sindaco di San Giuseppe Jato, Davide Licari.
Modera e coordina i lavori il coordinatore di Libera in Sicilia e responsabile regionale del progetto, Umberto Di Maggio.