Ormai non si può più definire Facebook solo un social media da “passatempo”. Nel corso del tempo, infatti, questo strumento di comunicazione si è trasformato in mezzo di informazione e di marketing. Utile, quindi, per le università italiane che vogliono interagire direttamente con i propri studenti, professori e personale, e informarli su ciò che avviene nell’Ateneo e dintorni.
Per analizzare il rapporto tra le università e il social network per antonomasia, da oggi, ogni mese, pubblicheremo la graduatoria delle pagine ufficiali legate agli Atenei italiani (statali, per cominciare), arricchendola via via di altri utili parametri per comprendere anche la qualità del lavoro svolto da chi le gestisce.
Si parte con la classifica delle pagine in relazione al numero dei “fan”, ovvero degli iscritti che seguono gli aggiornamenti (o meglio, dovrebbero seguire, visto che si sa come Facebook sia molto spilorcio nella visualizzazione dei contenuti delle pagine, a meno che non si sborsi qualcosa):
Abbiamo evidenziato naturalmente la posizione dell’Università degli Studi di Palermo, in costante crescita di iscritti. In cima alla classifica, invece, appare netto il divario tra il Politecnico di Milano e il resto degli Atenei.
Cliccando qui, invece, potrete visionare l’intera graduatoria e, in fondo a essa, ci sono quelle università che o non sono presenti su Facebook o non siamo riusciti a trovarle (in tal caso, aiutateci con una segnalazione attraverso la pubblicazione di un commento o una e-mail a [email protected]).
Prima di concludere, un’anticipazione per il prossimo mese: non inseriremo soltanto la colonna in cui vedremo quanti fan saranno stati acquisiti o persi ad agosto, ma anche il punteggio proveniente da un sito che per mestiere misura pagine in base ad alcune variabili, quali le informazioni fornite, la qualità e la varietà dei post condivisi e la performance generale.
P.s. la rilevazione dei fan è datata 5 agosto tra le 10:30 e le 11:30.
N.B. L’Università Ca’ Foscari di Venezia ha segnalato la sua presenza su Facebook. La inseriremo in classifica, come merita, nella graduatoria di settembre. Lo stesso dicasi per l’Università G. D’Annunzio.
in riferimento all’articolo:
http://www.abruzzoweb.it/contenuti/atenei-e-facebookteramo-12%C2%B0-in-italia–chieti-e-laquila-solo-pagine-ufficiose/575594-344/
La pagina ufficiale dell’Ateneo “G. d’Annunzio” esiste su facebook e su twitter come indicato in fondo al portale di Ateneo http://www.unich.it.
La pagina ufficiale facebook https://www.facebook.com/universitadannunzio piace a 14.000 presone e come potrete notare è in continuo aggiornamento con notizie recenti come del resto lo è il portale.
Contatterò i colleghi di Palermo per capire cosa sia avvenuto.
Buon lavoro e tutti.
E. Palmerini (Area Informatica – Responsabile del Settore Reti, Sistemi e Progettazione Web)
@Enrico: Salve, Enrico. Grazie per la segnalazione. Come scritto in fondo al post, si è trattato del 1° articolo che vuole analizzare le attività dei social delle Università Statali. Inseriremo l’Ateneo D’Annunzio nella prossima e in più, come promesso, arricchiremo la graduatoria con più parametri. Grazie.
se dobbiamo fare un lavoro serio non dobbiamo valutare il livello di gradimento, ma il livello di coinvolgimento… milano-politecnico ha 71173 fan… ma su quanti iscritti? e su quanti iscritti con profilo facebook? palermo invece ha 26072 fan in facebook, ma ha spostato le attivita social facendole convergere sul portale google… entrano in ballo troppe variabili, tutte valutabili e tutte analizzabili, ma senza una analisi completa si stanno solo letteralmente dando i numeri…
walter, un po’ piu di precisione accademica, per favore…
Rosario in che senso l’Università avrebbe fatto convergere le attività social sul “portale” Google?
@Rosario: premesso che questa settimana uscirà la classifica di settembre con un elemento in più (come promesso), la prima classifica ha utilizzato come discriminante il numero di “mi piace”, ovvero degli iscritti, che rappresenta la prima “impressione”. E’ vero che ci sono atenei con più immatricolati rispetto agli altri (e più avanti la prenderemo ovviamente in considerazione), ma l’analisi è almeno partita.
PER TONY:
una delle cose piu importanti in ambito accademico e la libera e critica circolazione delle informazioni… in un periodo in cui tutto si va dematerializzando, anche le lezioni si possono trovare on-line, anche le bibliografie, anche i libri, anche i proffi, o li contatti comunque online per l’ appuntamento… in pratica anche noi studenti siamo dematerializzati, visto che siamo un ID ed una PASSWORD… la nostra presenza fisica, rispetto alla didattica, e molto meno indispensabile che in passato se non nei casi di frequenza obbligatoria, laboratori o esami… unipa avrebbe potuto organizzare una community tutta propria, o usare social molto diffusi come facebook… oppure ancora fare una ricognizione tra gli studenti per chiedere a noi cosa usassimo… ma la nostra universita ha fatto convergere tutto, compresa la casellistica, su una community google-style… in teoria persino le bozze della tesi dovrebbero passare attraverso questo canale, perche se questo canale e gartantito, in automatico l’ ateneo non e responsabile di altri canali… su queste basi, anche se YOUNIPA usa facebook, twitter, instagram ed il servizio RSS, la community ufficiale di unipa resta pur sempre GOOGLE PLUS.
PER WALTER:
nel mio precedente post ho indicato le variabili statisticamente rilevanti ai fini della tua indagine… ed ovviamente anche io sono partito, in analogia con te, sulla logica del MI PIACE… inutile dire che, almeno in teoria, occorrerebbe analizzare un gruppo di controllo composto dagli immatricolati non successivamente transitati al loro secondo anno accademico… buon lavoro anche su questo!
Rosario non starai facendo confusione tra Google+ e Gmail?
TONY bello,
non mi sbaglio per niente: se il servizio fosse solo g-mail, tutto si fermerebbe alla corrispondenza… invece chi era community-zzato godeva, e gode tuttora, di un profilo google configurabile e personalizzabile, accede dal profilo a tutti i servizi google, compresa la posssibilita di un canale almeno in youtube… inoltre hangout segnala se il contatto avviene con altri profili procedenti da unipa.it o se si sta chattando con estranei… a meno che non si tratti di una gigantesca gratuita espansione di servizi ad opera di google, google ci mette lo scatolone e le pagine agli studenti le offre unipa, salvo poi a fare azioni di svecchiamento di cui si puo dubitare la legittimita…
pagina fb Università degli Studi dell’Aquila
https://www.facebook.com/univaq.it