Raggiunto il pareggio di Bilancio, cambia l’assetto organizzativo dell’Università di Palermo. I radicali cambiamenti sono stati annunciati dal rettore Roberto Lagalla nel corso del suo intervento in occasione della cerimonia inaugurale dell’Anno Accademico 2012/2013, svoltasi sabato scorso nella sala Magna della facoltà di Ingegneria, alla presenza del presidente del Cnr Luigi Nicolais e delle massime autorità civili e militari della città. La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, nel 207° anno dalla fondazione, tornava a tre anni dalla conferenza generale di Ateneo che nel 2010 fece il punto sulle difficoltà del sistema universitario italiano, mobilitato contro i drastici tagli ai finanziamenti.
La manifestazione è stata introdotta dal coro dell’Università, diretto dal Maestro Pietro Gizzi che ha intonato il “Gaudeamus igitur”. Il corteo accademico è stato aperto dal direttore generale, Antonio Valenti, seguito dai componenti del Consiglio di Amministrazione, del Senato Accademico, preceduto dal pro-rettore vicario Vito Ferro e dagli altri prorettori. Di seguito, le rappresentanze delle Università ospiti di Enna, Foggia, Catanzaro, Reggio Calabria, Salento, Salerno, Lumsa, Bari, Siena, Cagliari, Messina, Genova, Catania, “Parthenope” di Napoli, “Federico II” di Napoli e Bologna.
«Sono stati tanti gli obbiettivi conseguiti nell’ultimo triennio – ha continuato Lagalla – come la messa in sicurezza dei conti, la riorganizzazione degli assetti organizzativi e l’incremento dei flussi di entrata legati alla Ricerca».
Il 2013 sarà un anno di ulteriori riforme che andranno a concretizzare una razionalizzazione dell’impiego dei docenti e del personale, ad assegnare funzioni sempre più importanti ai dipartimenti e a fare confluire le funzioni delle diverse facoltà in apposite strutture di raccordo.
Nella prolusione Nicola Giuliano Leone ha puntato l’attenzione sulla necessità che l’istituzione accademica dialoghi con il territorio. «Non è pensabile – ha detto – che le parti urbane siano solo costruzioni, sono anche tessuto sociale, persone».
Nel suo intervento il rappresentante degli studenti Fausto Melluso ha ricordato come sono state criticate la riforma e i tagli drastici, ma «non basteranno le migliori leggi se noi, come comunità accademica non riusciremo a portare avanti un discorso incentrato su merito, solidarietà e democrazia».
Proprio agli studenti sono dedicate le maggiori novità a partire dal nuovo Portale d’Ateneo più efficiente e un portale della didattica che consentirà la verbalizzazione online degli esami. «Con il nuovo sistema – ha detto il direttore generale Antonio Valenti – l’Ateneo compirà un decisivo passo in avanti nel miglioramento dei servizi agli studenti, consentendo di acquisire, in tempo reale, i progressi della carriera accademica».
Il rappresentante del personale tecnico-amministrativo e bibliotecario Marina Allotta ha puntato l’accento sulla valorizzazione delle risorse umane. «In un sistema vasto e complesso come il nostro – ha detto – che deve affrontare le sfide future con insufficienti risorse economiche, puntare sulle risorse umane significa utilizzare un grande patrimonio da gestire attraverso un’adeguata progettazione dell’organizzazione del lavoro».
Fondamentale sarà il sostegno alla ricerca come ha ribadito il presidente del CNR Nicolais. «La conoscenza deve rappresentare un investimento non una spesa. In questo ambito il mondo delle università e il mondo della ricerca devono operare sinergicamente per spostare in avanti la frontiera della conoscenza e creare un sistema Italia della ricerca. Dobbiamo superare le varie divisioni – ha aggiunto Nicolais – lasciando interagire i diversi ambiti del sapere e consentendo a questi ultimi una maggiore autonomia in seno all’Università. Autonomia che ad oggi purtroppo viene ad essere fortemente minata dalle nuove riforme governative».
Nota stonata, la protesta inscenata da alcuni studenti contro le “Politiche universitarie” che hanno tentato un’irruzione all’interno dell’edificio in cui si svolgeva la cerimonia inaugurale e che sono stati respinti dalle forze dell’ordine. È stato srotolato uno striscione con la scritta: «Nuovi statuti, sempre più problemi – l’Università sta morendo, non c’è niente da inaugurare».
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