L’architettura italiana riceve un prestigioso Premio per qualità e innovazione urbanistica alla Biennale Internazionale di Architettura di Buenos Aires.
E l’innovativo progetto waterfront sintetizzato nel paradigma della città fluida è stato elaborato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo, diretto dal professore Maurizio Carta, nella foto, docente ordinario di urbanistica del Dipartimento di Architettura e Presidente vicario della Scuola Politecnica di Palermo.
Relazioni tra città e porto, tra componenti urbane e marine o fluviali, città che traggono dall’acqua la loro identità e vedute di sviluppo. Queste le prospettive future del “waterfront” illustrate e discusse nell’ambito della Biennale Internazionale nella sua trentennale.
Il premio speciale Investigatión Académica inoltre, è stato conferito al professore Carta, per l’interesse suscitato dalla sua opera e le innovazioni apportate nell’urbanistica delle città d’acqua.
Di ritorno dalla mostra della Biennale Argentina il docente ha sottolineato che «sono state elaborate delle ricerche sulla rigenerazione creativa dei waterfront urbani, confrontando le nostre esperienze e sperimentazioni con quelle degli altri Paesi».
Si tratta di metodologie innovative e sperimentazioni progettuali quelle del «paradigma della città fluida», un piano di cooperazione internazionale tra l’Italia e Malta, applicato per la prima volta al masterplan per la rigenerazione del waterfront di Palermo.
Il professore ha poi precisato: «È un’iniziativa importante non solo per il riconoscimento internazionale delle ricerche e sperimentazioni condotte dai docenti dell’Università di Palermo, ma perché si inserisce nelle strategie di internazionalizzazione, portate avanti dall’Ateneo per potenziare i rapporti con le università di altri Paesi, stipulare accordi per lauree magistrali a doppio titolo e rafforzare l’attrattiva dell’offerta formativa dell’Ateneo palermitano».
La Biennale Internazionale di Architettura di Buenos Aires, fondata 30 anni fa, è una delle più rinomate dell’America Latina con relazioni e scambi con quella di Venezia. Un crocevia di architetti, urbanisti sudamericani e internazionali in rappresentanza e testimonianza delle culture architettoniche dei differenti paesi.