Da sabato 14 a sabato 21 maggio prende vita l’edizione 2016 della Settimana delle Culture.
Per la quinta volta in quattro anni torna un appuntamento d’eccezione per il capoluogo siciliano, con un record di eventi culturali.
Quest’anno in programma ce ne sono ben 183: in cartellone spettacoli teatrali, mostre, concerti, presentazioni di libri, passeggiate culturali, conferenze, laboratori per bambini e molto altro in tantissimi luoghi della città.
Nel 2016, ancor più che negli anni passati, la città ha risposto con un entusiasmo straordinario compagnie teatrali, musei, associazioni, gruppi musicali, artisti, intellettuali sono al lavoro per dar vita alle numerose iniziative in programma, tutte autoprodotte dai singoli organizzatori e organizzate in diversi quartieri della città.
Una manifestazione, resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Palermo, con l’Università degli Studi, con l’assessorato regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, con la ex Provincia regionale di Palermo e con molti partner privati.
«In qualità di rappresentante della comunità accademica – afferma il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari – sono particolarmente orgoglioso della partecipazione della nostra Università alla quinta edizione della Settimana delle culture, nella convinzione che l’Ateneo di Palermo possa offrire un significativo contributo a questo importante progetto culturale. Il successo crescente che la manifestazione ha riscosso negli anni dimostra quanto il nostro territorio sia percorso da energie positive e propositive, che dal basso animano il tessuto cittadino e rendono quanto mai vivace il suo panorama artistico e culturale. Il coinvolgimento attivo, nella definizione del calendario della Settimana delle culture, di associazioni, artisti e della comunità tutta e l’ampia risposta della cittadinanza alle iniziative promosse confermano come, grazie al linguaggio dell’arte, sia possibile promuovere e rivitalizzare i valori fondanti del nostro vivere civile, quali l’apertura, l’inclusione e il dialogo. La Settimana delle culture ha, infatti, il grande merito di dar voce alla poliedrica identità del nostro territorio, dimostrando come la città di Palermo sia in grado rispondere alla paura, all’intolleranza e allo scetticismo propri della fase storica che stiamo vivendo,con l’impegno attivo e con l’amore per la bellezza nelle sue diverse forme. La formula del successo di questa manifestazione sta infatti nella capacità di ripensare il senso di appartenenza e l’identità, da intendersi non in opposizione all’altro, ma come prodotto della valorizzazione dell’alterità, del confronto e della conoscenza della sfaccettata eredità(materiale e immateriale)che la storia della nostra terra ci ha consegnato. In quest’ottica, aderendo alla manifestazione, l’Ateneo conferma il proprio impegno a servizio delle città, configurandosi sempre più come luogo di innovazione e sperimentazione, animatore del tessuto culturale della città, per una Palermo sempre più città universitaria il cui futuro si gioca sulla valorizzazione delle molteplici energie intellettuali che la animano dal profondo».
L’inaugurazione si terrà sabato 14 maggio alle 11:00 allo Steri (in piazza Marina).
La manifestazione sarà aperta ufficialmente dalla Corale San Sebastiano della Polizia Municipale, diretta da Serafina Sandovalli. Seguirà la presentazione della Settimana a cura di Gabriella Renier Filippone, e il saluto delle Autorità, con il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Fabrizio Micari, l’assessore Regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
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