Nella Tarda serata di ieri, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha firmato una nuova ordinanza allo scopo di prevenire e gestire l’emergenza epidemiologica del Coronavirus in Sicilia. il Presidente ha inserito ulteriori misure restrittive in materia di trasporti pubblici, aeroporti, esercizi commerciali, attività alimentari all’aperto, obblighi per chi arriva in Sicilia, dipendenti regionali e personale degli Enti locali.
Obblighi per chi arriva in Sicilia – I residenti o domiciliati in Sicilia che vi facciano rientro da altre regioni, devono comunicare il loro rientro al Comune, all’Asp competente per territorio, nonché al proprio medico, con obbligo di quarantena domiciliare per due settimane, con divieto di contatti sociali, spostamento e viaggi.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici è prevista la riduzione delle corse dei bus extraurbani (saranno in servizio solo nelle fasce orarie 5.30-9, 13.30-16 e 17-19) e urbani (dalle 6 alle 21). I mezzi dovranno essere quantitativamente adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità di tutta l’utenza e garantire la distanza di sicurezza interpersonale dei passeggeri di almeno un metro. Per quanto riguarda i collegamenti marittimi con le isole minori, vengono ridotte le corse dei traghetti e abolite quelle integrative dei mezzi veloci.
Porti e aeroporti dovranno estendere i controlli, già presenti negli altri aeroporti dell’Isola, anche a Lampedusa e Pantelleria. Per favorire la regolare prosecuzione dei servizi di traghettamento nello Stretto di Messina – per l’approvvigionamento di beni le Società di navigazione dovranno adottare un apposito ”Protocollo di sicurezza”. Sancito l’obbligo di disinfezione giornaliera dei treni regionali e di tutto il trasporto pubblico locale via terra e via mare e prevista l’istituzione di “presidi sanitari dedicati”.
Limiti acquisto merce – I responsabili degli esercizi commerciali sono tenuti a vigilare su episodi di acquisto di ingiustificate quantità di prodotti alimentari, sanitari e farmaceutici.
Attività commerciali – L’ingresso ai mercati ittici e ortofrutticoli è limitato ai soli operatori commerciali dei rispettivi settori. Per quanto riguarda la prosecuzione delle attività alimentari all’aperto, come i mercati rionali, la decisione spetta ai sindaci, verificate le condizioni minime di sicurezza.
Secondo voi, è un provvedimento giusto?