Chiusi in casa tutto il giorno, Amazon è decisamente una risorsa preziosa, è il servizio di ecommerce più grande del mondo che, in pochi giorni, provvede a portarci a casa il nostro nuovo passatempo. Si vede che il ragionamento l’hanno fatto in tanti – troppi – perché Amazon ha deciso di limitare gli ordini.
L’avviso
Per concentrare la sua capacità «sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr.» spiega una nota della società. La decisione vale dunque per l’Italia e la Francia. E permette al sistema di logistica di potersi fare carico degli ordini più importanti di modo che arrivino il più velocemente possibile ai destinatari. «Tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati».
In seguito ad alcuni dubbi emersi nei magazzini di Amazon, il colosso mondiale di e-commerce assicura che:
“Il benessere dei nostri dipendenti, dei nostri fornitori e dei nostri clienti è al primo posto. Stiamo seguendo rigorosamente le indicazioni fornite dal Governo e dalle autorità sanitarie locali nell’implementare in tutti i siti le giuste misure per contenere l’emergenza sanitaria in corso”.
“I nostri dipendenti stanno lavorando per consegnare ai clienti, molti dei quali non hanno altre alternative che la consegna a casa per ricevere ciò di cui hanno maggiore necessità”, si legge. “A partire da questa settimana stiamo inoltre dando la priorità alla ricezione e alla spedizione degli articoli di cui i nostri clienti hanno maggiormente bisogno in questo momento. Parliamo di prodotti come generi alimentari, prodotti per la salute e la cura personale, oggetti necessari per lavorare da casa, libri e giocattoli per bambini”.
Gli addetti alle consegne, prosegue Amazon, sono tenuti “a mantenere una distanza precauzionale di almeno un metro dal cliente durante le consegne”. Inoltre “una volta raggiunto l’indirizzo di consegna, l’autista dovrà suonare o bussare alla porta e lasciare il pacco a terra, arretrando di almeno un metro dalla porta mentre attende che il cliente ritiri il pacco. Per eliminare ogni tipo di contatto, non richiediamo inoltre la firma del cliente al momento della ricezione”.
E’ ingiustificata la paura nel maneggiare pacchi, buste o merce in generale. Non esistono evidenze scientifiche di contagio avvenuto maneggiando gli arrivi di oggetti di diverse tipologie di materiale.