Il Ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, nel corso di un’intervista al Messaggero, prova a rispondere a tutte le domande che si stanno ponendo gli studenti che dovranno affrontare le prove per l’accesso programmato.
I test d’ingresso all’università per il 2020 potrebbero essere svolti online?
I test d’ingresso universitari si svolgeranno normalmente? Una domanda che moltissimi studenti si stanno ponendo e per la quale vi sono moltissime incertezze. Mentre si susseguono le dichiarazioni del Governo sull’estensione della quarantena e su un rientro alla normalità per fasi, gli studenti continuano a brancolare nel buio.
Ad oggi non vi sono infatti informazioni ufficiali per l’esame di maturità, per il quale è necessario attendere il cambiamento del decreto legislativo n. 62 del 2017, e non si hanno indicazioni chiare neanche sulla data del rientro tra i banchi.
Ma come si svolgeranno i test per l’accesso programmato all’università? Si potrebbe pensare ad una modalità online? Le date fissate ad oggi per i test saranno posticipate? Tutti quesiti che si stanno ponendo gli studenti che dovranno affrontare le prove per l’accesso programmato. Proprio a loro risponde
Ad oggi non si prevede uno slittamento delle date di somministrazione dei test che prenderanno il via il 1°settembre 2020 con il calendario che al momento è stato stabilito. Ovviamente è ancora presto per avere delle certezze, dato che si dovrà valutare con cura come si evolverà l’emergenza.
Manfredi ha dichiarato che il Ministero continua a monitorare la situazione, ma che si spera di non dover rimandare i test d’ingresso per l’emergenza sanitaria. Difficile però che queste prove, somministrate a livello nazionale, possano essere svolte online, dal momento che non sarebbe possibile monitorare l’andamento degli esami.
Diverso invece il discorso per quel che riguarda i test d’ingresso organizzati in modo autonomo dalle università per i quali si potrebbero ipotizzare invece degli svolgimenti da remoto. Ovviamente per questo genere di proposta si dovrà cercare di avere dei sistemi informatici che permettano di ottenere risultati sicuri e validi ai fini di una graduatoria. Il Ministero sembra essere quindi al lavoro per riuscire a ideare delle soluzioni per riuscire a far svolgere regolarmente i vari test d’ingresso, nel caso in cui la situazione di restrizioni si prolungasse fino a dopo l’estate.
Difficile però far svolgere a distanza le prove e garantire privacy, anonimato e soprattutto imparzialità, soprattutto per quel che riguarda il test di ammissione alla Facoltà di Medicina. Soprattutto per questo indirizzo infatti le problematiche potrebbero essere elevate, dato l’alto numero di studenti che ogni anno prendono parte alle prove. Lo svolgimento dei test da remoto porterebbe ad avere tante problematiche che non permetterebbero di avere risultati imparziali e adatto per l’accesso alla facoltà.
Forse in una situazione di emergenza, nel caso si dovesse estendere fino a settembre, sarebbe questa un’occasione per ripensare lo svolgimento delle prove.