Qualche giorno fa sul Financial Times è stato pubblicato un articolo interessante che riflette sul futuro dell’università.
L’autrice dice che al World Economic Forum di Davos un incontro sul tema dell’istruzione online era strapieno (anche se svolto in una location poco confortevole) ed estremamente vissuto. Ci si chiede se l’e-learning possa trasformare il processo educativo e se i cambiamenti saranno devastanti come è avvenuto quando Internet ha incontrato altri settori come la finanza, la vendita e i media.
Perché non seguire dal dormitorio o da casa? C’è un bell’episodio citato: Khadijah Niazi, una ragazzina pakistana di 12 anni, ha seguito il corso di intelligenza artificiale di Stanford tenuto da Sebastian Thrun.
Cambiamenti in questo senso potrebbero devastare i modelli economici e organizzativi delle università, da una parte aprendo l’accesso a soggetti prima molto lontani dalle lezioni ma anche comportando accorpamenti e tagli. Non è possibile prevedere facilmente se e quando avverrà, tuttavia. L’apprendimento a distanza esiste da anni ma pare difficile che possa totalmente sostituire le lezioni in presenza, se non altro per il tipo di esperienza e socializzazione che queste comportano, costituendo un plus rispetto al semplice ascolto.
Speriamo che Unipa metta presto a disposizione i corsi online…a voi piacerebbe seguire le lezioni al computer o con il tablet?