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Erika Portera. Da Unipa in prima linea a Villafrati. L’INTERVISTA.


Neanche il tempo di festeggiare, si fa per dire, è subito catapultata in una realtà, che sino a qualche mese fa, neppure immaginava. E’ la storia della dottoressa Erika Portera, 30 anni, messinese di origine e specializzata in Neurologia presso l’Università degli studi di Palermo.

Villafrati è un piccolo comune della provincia di Palermo. Un comune, che stando ai dati diffusi dalla Regione Sicilia, conta più di 70 casi positivi al Covid19. Ad aver contratto il virus sono stati 50 ospiti di Villa delle Palme (la residenza sanitaria assistita diventata focolaio) e 24 operatori sanitari che lavorano presso la struttura. Nei giorni scorsi erano stati eseguiti circa 100 nuovi tamponi, ma per fortuna, come dichiarato dal sindaco Franco Agnello in una sua diretta Facebook ieri pomeriggio di questi è arrivato il responso di ottanta e risultano essere tutti negativi.

Nei giorni scorsi la struttura ha emanato un avviso con richiesta urgente di personale medico specializzato da impiegare per garantire ad ogni costo la continuità assistenziale dei degenti. Alla richiesta ha risposto prontamente la dott.ssa Erika Portera. “Mi sono specializzata in un momento molto particolare per la vita di tutti noi ed ho subito deciso di mettermi a disposizione per l’emergenza”. La dottoressa ha firmato un contratto di 4 mesi.

Il primo di Aprile Erika Portera ha tenuto il suo esame di specializzazione da casa sua a Palermo per via telematica, secondo quanto disposto dall’’Ateneo palermitano. La tesi discussa su un progetto seguito a Parigi, dove la dottoressa ha vissuto per un anno, sul ruolo della microglia in pazienti affetti da sclerosi multipla. Il due Aprile arriva la chiamata dall’Asp di Palermo, e senza neppure realizzare il tutto, il giorno seguente già si trovava in corsia.

“Non vedo i miei genitori dai primi di Marzo”, ci confessa la dottoressa al telefono. “Una volta specializzata, sicuramente speravo di rientrare per un pò a Messina. Invece arriva la chiamata e ho subito accettato per responsabilità, etica e senso di appartenenza alla classe medica. Al mio arrivo ho trovato una struttura davvero efficiente e un personale sanitario che si è davvero speso tanto in queste settimane di emergenza per gestire al meglio la situazione. Mi sento di dire che è stato fatto un grande lavoro. “

Cosa cambia rispetto ai reparti che sino a qualche settimana era solita frequentare.
Cambia tutto. Stiamo tutto il giorno con mascherine, tute al cui interno c’è caldissimo, doppi guanti, visiere, calzari. Sembra di essere in un’altra dimensione. Ma ciò che alla fine conta è occuparci dei nostri pazienti. Pazienti che non sono solo positivi al Covid, ma che chiaramente vanno gestiti per tutte le proprie patologie a 360 gradi. Esiste tutta una procedura particolare di vestizione e svestizione che dobbiamo seguire alla lettera per evitare possibili contagi.

Era quello che immaginava sino a qualche settimana fa.
A dire il vero, sino al primo di Aprile non avrei mai pensato di ritrovarmi dove sono oggi. Avevo chiaramente altri programmi e progetti lavorativi anche se – confessa- ho avuto sin dagli inizii del mio percorso di studio una passione per malattie infettive.

E’ stata coraggiosa in questa scelta.
Non credo sia coraggio, ma senso del dovere. Non siamo eroi, ma facciamo il nostro dovere ed è giusto che come medici siamo anche tutelati e ci siano dati tutti i presidi di sicurezza necessari.

Un consiglio.
Invito tutti i cittadini a rispettare le indicazioni disposte dal governo. Non uscire da casa, se non per questioni essenziali, e limitare al minimo gli spostamenti. Solo così potranno dare un grande supporto a tutti coloro che oggi sono impegnati in prima linea per fronteggiare questa emergenza sanitaria che sta interessando tutta l’Europa e non solo.

Parlavamo della sua specializzazione, non ha neppure avuto il tempo di festeggiare.
Festeggerò quando tutto questo sarà finito.

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A proposito dell'autore

Angelo Casano è nato e cresciuto nell'isola di Pantelleria. Medico. Legatissimo al suo Sud, adora la sua isola. Giornalista pubblicista