Home

Ho programmato tanti di quei viaggi in giro per il mondo che neanche Marco Polo


Quanto dura davvero una giornata? E cosa è il tempo? Come lo percepiamo e soprattutto perché??

Oggettivamente in quarantena le cose da fare, quanto meno gli impegni pubblici, compresi shopping, aggiornamenti tra amiche, viaggi e weekend aggressivi, sono azzerate. Avremmo perciò “tanto tempo” da dedicare ad attività, tipo lo studio, che di solito tra una cosa e l’altra magari trascuriamo un po’. Come per magia, invece, proprio in questi giorni di assordante silenzio e di drammatico vuoto in agenda, il tempo ci scivola tra le mani… Le ore si trasformano in granelli di sabbia che scappano al nostro pugno e tutti i programmi di sessioni di studio produttive o di smaltimento lezioni mai ascoltate, vanno a farsi benedire.

Perché la verità è che, questa altalena emotiva tra entusiasmo e paranoia, ci stanca.

Ci svegliamo facendo programmi e calendarizzando perfino lo shampoo e ci ritroviamo a guardare per ore quella gocciolina di pioggia che, chissà per quale motivo, ha deciso di schiantarsi proprio sulla nostra finestra.

Io giuro che ci ho provato. Ho puntato la sveglia, acceso il pc e recuperato libri e quaderni. Mi sono pure truccata, prima, per sentirmi più attiva ma niente da fare. Nessuna delle nozioni che ho letto è rimasta più di 5 secondi nella mia memoria (si, tipo la pesciolina Dory).

In compenso ho chiamato tutte le mie amiche, il mio ragazzo, pure mia nonna e ho programmato tanti di quei viaggi in giro per il mondo che neanche Marco Polo.
India, Madagascar, Alaska, ma anche Venezia, Bologna, Agrigento. Perché questa maledetta quarantena finirà, non so quando, ma finirà e sarà bellissimo persino studiare. E viaggiare… viaggiare sarà stupendo, ne sono certa.

Detto ciò, ci riprovo. A studiare dico, ritento. Vediamo se questo tentativo va. Perché tutto può cambiare, ma non la mia testardaggine. In questo ambito anche la quarentena ha fallito.

Condividi

Post correlati

A proposito dell'autore

Ho 29 anni, una laurea in giurisprudenza e dopo l'abilitazione in Avvocatura ho preso un'altra strada lavorativa. Il mondo universitario, però, pieno di potenzialità e contrasti resta un interesse fisso capace di unire l'amore per la scrittura all'entusiasmo di progetti sempre nuovi e frizzanti.