Per una settimana, da lunedì 18 e fino a domenica 24 febbraio, il Polididattico dell’Ateneo si trasforma in un laboratorio aperto a tutti. Forte del successo dell’anno scorso, con i suoi diecimila visitatori, il Polididattico dell’Università di Palermo diventerà un laboratorio aperto a chiunque voglia scoprire i segreti della cartografia e non solo.
Esperienza inSegna, a cura di Carmelo Arena, Valeria Greco e Marcellina Profumo, è ideata e organizzata dall’associazione “Palermoscienza”. La manifestazione si aprirà oggi alle 10, con una tavola rotonda presieduta dal rettore Roberto Lagalla, dedicata a “Scienza felicissima”, l’associazione nata lo scorso anno e costituita da Università, Camera di Commercio, Confindustria Palermo e Palermoscienza, con l’obiettivo di divulgare la cultura scientifica, attraverso un’integrazione tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa.
Quest’anno saranno le mappe e l’ambiente il fil – rouge di incontri, dibattiti, laboratori ed exhibit, in sintonia con le scelte dell’Unesco, che ha indicato l’ambiente nei suoi diversi aspetti come tema degli ultimi anni. Trenta scuole siciliane di ogni ordine e grado, l’Università, il CNR e numerosi enti di ricerca e associazioni hanno lavorato fianco a fianco per mesi interi. Studiosi ed esperti illustreranno come le mappe, nate per rappresentare uno spazio fisico (geografiche, geologiche, astronomiche), siano diventate anche uno strumento di rappresentazione di concetti e conoscenze relative ad ogni argomento.
Ecco allora che i segreti della “danza delle api” e delle “mappe sensoriali” – per citarne alcuni – lunedì saranno al centro dei laboratori “Gioco-imparo” e “Fare per capire”. Mentre “Visual storytelling” metterà in evidenza come le relazioni tra i diversi elementi di un racconto si possano illustrare con le “mappe concettuali”, uno strumento teorizzato da Joseph Novak, capace di organizzare visivamente i concetti di un argomento, rendendone l’analisi più rapida e puntuale.
Lunedì si proseguirà con un’interessantissima conferenza del professore Valerio Agnesi, dal titolo “La rappresentazione della Terra: dalle Mappae Mundi a Google Earth”, un vero e proprio viaggio dal Medioevo ad oggi per dimostrare che, seppure imperfette, parziali e convenzionali, dobbiamo affidarci per forza di cose alle proiezioni delle carte. Da non perdere sarà “Tour the library”, una sorta di gioco dell’oca alla scoperta della biblioteca d’Ateneo.
Si proseguirà con conferenze, workshop, exhibit e laboratori. Sono 150 gli exhibit preparati da 30 scuole e da altri espositori che rappresentano tutta la filiera formativa e gli enti di ricerca in ambito scientifico. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) propone i podcast sui vulcani – un applicativo fruibile anche da un pubblico con disabilità sensoriali – e il programma “Edurisck” a supporto della conoscenza sul rischio sismico.
Durante i laboratori, gli studenti potranno realizzare applicazioni per smartphone e tablet, seguendo proprio le istruzioni delle mappe concettuali. O progettare di “Mappare il vino”. E ancora, andare “A spasso fra le note” o seguire la conferenza spettacolo “Mappare lo spazio… mappare la musica, e il cervello che fa?”. Due appuntamenti che faranno vedere come anche le note si possano raccontare.
Nel convegno di “Memoria Scientiae”, giunto alla quarta edizione, i curatori Pietro Li Causi e Roberto Pomelli affronteranno il tema “Mappe con gli animali. La zoologia e la rappresentazione dello spazio nel mondo antico”. Mentre Antonio La Gumina terrà la conferenza “Immagini di Sicilia” sull’Isola e il Mediterraneo, visti attraverso la rappresentazione cartografica e la sua evoluzione nel tempo (dai Idrisi al diciannovesimo secolo) ed esporrà cinque antiche carte geografiche, provenienti dalla sua ricchissima collezione.
Per tutta la settimana sono previste, poi, visite guidate su prenotazione ai musei scientifici d’Ateneo e all’Orto botanico e osservazioni notturne del cielo dalla terrazza del Roosvelt a Mondello e dalla Cupola “Corradino Mineo”, in via Archirafi.
Dopo la settimana inaugurale, durante tutto l’anno si snoderanno workshop e un laboratorio intitolato “Botteghe della Scienza 2013”, finalizzato alla realizzazione di exhibit complessi. Il progetto si concluderà a dicembre con una mostra, in cui verrà esposta una selezione degli exhibit presentati al Polididattico e di quelli realizzati durante l’anno.