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Quale futuro per l’Università statale e la ricerca?


Sabato 16 febbraio, presso l’Aula Consiglio della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo, si è svolto il confronto pubblico «Quale futuro per l’Università statale e la ricerca».

L’incontro, al quale sono state invitate tutte le forze politiche, ha avuto l’obiettivo, a pochi giorni dalle elezioni nazionali, di analizzare la situazione nella quale versa l’università alla luce degli interventi legislativi degli ultimi anni e, contemporaneamente, ottenere risposte dai partiti sulle manovre e i provvedimenti che intendono adottare sul tema.

Al tavolo di presidenza gli organizzatori: Enrico Napoli, Pier Paolo Corso, Cinzia Cerroni, Marco Antonio Pirrone; per gli studenti, Carlotta Provenza, coordinatrice d’Ateneo della Rete Universitaria Mediterranea.

Promotori dell’iniziativa sono state le sigle sindacali Co.N.P.Ass., Uil Rua, Snals-Docenti, Cisl Università, And, Flc Cgil, e le associazioni universitarie Rum Rete Universitaria Mediterranea, MoSt, FareUniversità, UniXcento.

Tra le forze politiche che hanno risposto all’invito: Il Megafono, Movimento 5 Stelle, Fermare il declino, Sel, Pd, Udc, Fratelli d’Italia e Fli.

Hanno introdotto il dibattito il prorettore vicario prof. Vito Ferro e gli esponenti delle sigle sindacali. A seguire, il contributo dell’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, che ha delineato il quadro degli interventi e dei contributi regionali che sono stati sbloccati e/o stanziati per l’istruzione pubblica, sottolineando inoltre l’esigenza di un più stretto connubio tra formazione e istruzione, in modo da attivare corsi di alta specializzazione in una prospettiva di crescita occupazionale. A tal fine, ha annunciato la creazione del sito “ilpalazzodivetroinfrangibile”, proprio per garantire la trasparenza di tutti quegli strumenti destinati ai giovani.

Dopo gli spunti introduttivi, Carlotta Provenza si è soffermata sul tema del diritto allo studio, analizzando l’assetto organizzativo dell’Università italiana, le sue possibile forme di finanziamento e la compartecipazione che essa ha con il territorio e il mondo del lavoro. Sono stati esposti all’uopo i dati, poco confortanti, relativi alle iscrizioni, all’offerta formativa e alla formazione post-lauream.

Pier Paolo Corso e Cinzia Cerroni, invece, sono intervenuti rispettivamente sui finanziamenti del sistema universitario e sull’autonomia, indipendenza e qualità della ricerca.

Alla fine di ogni intervento, sono state poste delle domande ai politici presenti, che hanno così esposto il loro programma in tema di istruzione pubblica.

Approfondimento: presentazione in PowerPoint dell’intervento di Carlotta Potenza.

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A proposito dell'autore

Nato a Palermo, il 16 dicembre 1987. Iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza, è presidente dell'associazione ContrariaMente-R.U.M. e da due anni rappresentante degli studenti in Consiglio di Corso di Laurea. Crede fermamente che l'Università debba essere vissuta a 360°, conciliando lo studio alle proprie passioni. Ritiene che non ci sia niente di più gratificante che lo spendersi per le proprie idee, confrontandosi continuamente con il mondo circostante.