Come superare la paura degli esami?
Se sei su questo articolo significa che la paura degli esami ti blocca e non riesce a far esprimere al meglio la tua preparazione universitaria in vista dell’esame.
Prima di spiegarti come sconfiggere finalmente questa paura, vogliamo che tu sappia che questa situazione è comune a tantissimi studenti universitari.
Molti ragazzi e ragazze hanno paura di affrontare l’esame che viene visto come una situazione incerta e “pericolosa”.
Prima di spiegarti come risolvere la paura degli esami è quindi giusto capire insieme quali sono le principali preoccupazioni che accompagnano il fatidico giorno.
Ci sei? Cominciamo!
Capiamo insieme la paura degli esami
Si legge paura degli esami ma si scrive in mille modi.
Aver paura degli esami in realtà può (e nel 90% dei casi è) sintomo di qualcosa di più grande. Ma a cosa facciamo riferimento?
Paura del giudizio
Una delle preoccupazioni più grandi degli studenti universitari è vedersi giudicati da un professore che è pronto ad abbattere la scure del voto su di noi. In poco tempo ci giochiamo tutto. In poco tempo, in sintesi, possiamo buttare al cesso mesi e mesi di studio.
La paura del giudizio è stata ampiamente studiata in psicologia e determina un atteggiamento che denota poca sicurezza. Si fa molta attenzione a ciò che gli altri pensano di noi, non ci sentiamo all’altezza, la nostra autostima non è abbastanza forte.
Ansia sociale
Un’altra grande preoccupazione che affligge gli studenti universitari è l’ansia di vedersi al centro di una situazione sociale. In queste situazioni non si è in grado di esprimersi al meglio davanti alle persone, non si è abituati ad avere tutti i fari puntati su di sé e questo determina un’eccessiva chiusura che può scaturire in episodi di silenzio ingiustificato o crisi di pianto.
Ansia da esame
In molti casi la paura dell’esame è in realtà una manifestazione eccessiva di ansia causata da timidezza, paura che gli sforzi fatti siano stati inutili ecc.
Paura del professore
Molto frequente è anche la paura del professore, visto come una figura che non vede l’ora di metterci in difficoltà.
In effetti molti professori possono dare l’impressione di essere particolarmente severi all’esame, scatenando negli studenti dei sentimenti di inadeguatezza o paura nei loro confronti, e quindi di riflesso sull’esame.
Paura del confronto
Molto spesso più che concentrarci su noi stessi ci mettiamo a confronto con i nostri colleghi universitari. Il giorno dell’esame ci appare come una sfida in cui vogliamo dimostrare agli altri chi siamo e quanto valiamo. Il problema di questo approccio è che quando ti concentri sugli altri perdi il controllo su di te e, se le cose vanno male, ti deprimi per la scoffitta incassata.
Paura di rallentare
Se sei uno studente fuoricorso o lavoratore saprai benissimo che ogni esame che non superi è un ingombro di tempo in più che rallenta ancora la tua tabella di marcia per laurearti. Il tempo per queste categorie di studenti è fondamentale. Rallentare significa spesso bloccarsi al palo!
Paura del fallimento
La paura più grande è forse proprio quella di fallire e di vedersi sbattuto davanti agli occhi uno stop nel proprio percorso che ci impone di guardarci dentro. Ricordo ancora un esame in cui non riuscì ad arrivare alla media voti sperata (avevo studiato veramente in poco tempo). I giorni seguenti furono molto pesanti perché cominciai a scavare per capire il perché avevo fallito e, inconsapevolemente, mettevo sotto al banco degli imputati me e le mie insicurezze, come vedremo tra poco, questa è la strategia migliore per fare ancora più danni (per fortuna me ne ero accorto in tempo!).
Come superare la paura dell’esame universitario?
Ora che abbiamo capito i motivi che stanno dietro alla paura dell’esame capiamo come affrontarli insieme per essere finalmente libero di sostenere l’esame senza pressioni.
Nessuno è lì per giudicarti
Il professore è chiamato a esprimere un opinione in 30esimi per certificare la tua preparazione.
Questo non significa che se il tuo esame va male, anche tu vai male.
Il nostro cervello è portato spesso a farci fare dei ragionamenti troppo semplici. Allora succede che se un qualcosa va storto comincia a puntare il dito su di noi facendoci pensare “è tutta colpa tua, sei un buono a nulla” (o cose simili).
In realtà la situazione è molto più variegata di così. Quello che devi stampare in testa è: l’esame non è una certificazione della tua persona ma della tua preparazione.
Se migliori il tuo metodo di studio (e la tua preparazione), automaticamente l’esame andrà meglio. Stop.
Nessuno si curerà di te
L’essere immerso in un mare di persone in attesa di sostenere l’esame può spesso farci cadere in ansie sociali, come accennato anche in precedenza.
Il miglior modo per eliminare il pensiero di queste ansie è capire che nessuno degli altri studenti si cuererà minimamente di te. Ognuno è troppo indaffarato a pensare alla propria situazione (come giusto che sia!). Il miglior modo per combattere l’ansia di essere all’interno di un contesto sociale è pensare che ognuna delle persone presenti all’esame è sulla stessa barca e pensa a se stessa e non a capire come va all’esame tizio e caio.
Usa l’immaginazione con il professore
Una tecnica molto buffa ma funzionante che usavo spesso nei primi esami che sostenevo è quella di immaginare al posto della faccia del professore la faccia di una persona con cui mi sentivo tranquillo a parlare.
In questo modo mi sentivo molto più rilassato a rispondere alle domande che mi venivano poste e non andavo nel pallone pensando che davanti a me c’era il professore per giudicarmi.
Non farti prendere dalla “fregola”
Questa è una delle frasi che più spesso mi ripete mia nonna. La fregola è la “fretta”, la voglia spasmodica di sbrigarsi a fare qualcosa o di agire.
Sono una persona molto impulsiva e cerco sempre la via più veloce e indolore per raggiungere ciò che voglio. Così anche all’università. Cercavo di ottimizzare i tempi, studiare di meno e ottenere di più e altre strategie che hanno funzionato alla grande.
Ma se posso darti un consiglio, quando le cose non vanno come vorresti (magari hai poco tempo per studiare o magari sei fuoricorso) cerca sempre di ragionare in maniera lucida e capire dove hai sbagliato, cosa puoi fare per recuperare e, soprattutto, non lasciarti condizionare dalle emozioni. Non lasciare che i tuoi stati d’animo prendano il sopravvento sul tuo studio universitario. Solo in questo modo scaccerai la paura di “rallentare”. Un passo falso può far parte del gioco se sai che dopo di quel passo arriveranno 100 passi giusti.
Un passo falso non significa niente
Andare male ad un esame non è garanzia di falimento, anzi! L’università, come la vita, è fatta di alti e bassi e il tuo compito è accettarli e non lasciarti abbattere. Cerca di dare sempre il 110% in ciò che fai e se le cose non vanno come avevi pianificato, capisci dove hai sbagliato e fai meglio. Vedrai che questa mentalità ti porterà lontanissimo!
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