Manca poco più di un mese alla riapertura degli istituti scolastici che comprendono, naturalmente, anche gli atenei universitari: a settembre, il nuovo anno scolastico/accademico, ricomincerà con le lezioni in presenza, dopo sei mesi di chiusura di tutti gli istituti (salvo la discussione di qualche tesi di laurea e degli esami di stato per i maturandi) a causa della pandemia di Coronavirus.
Il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha parlato proprio, tra le altre cose, della riapertura prossima degli atenei. “Le lezioni ripartiranno in aula – dice il ministro Manfredi – ovviamente nel rispetto delle normative antivirus. Questo significa che verrà adottato un sistema misto, che garantirà a tutti un servizio didattico di qualità: alcuni studenti seguiranno le lezioni in aula, mentre altri seguiranno lezioni online”. Per consentire l’attuazione di questo sistema misto, come annuncia il ministro, le lezioni si terranno anche di sabato.
Il ministro Manfredi parla poi anche dell’importante stanziamento di fondi da parte del Governo, inserito nel Decreto Rilancio, per quanto riguarda la Ricerca. “Ci sono 4.400 posti per i ricercatori che verranno distribuiti grazie a un piano che entrerà in vigore tra settembre e ottobre. Inoltre – sottolinea il ministro dell’Università e della Ricerca – è stato stanziato un altro finanziamento importante: 550 milioni di euro per i Programmi di ricerca di interesse nazionale (Prin), che vanno sommati ad altri 160 milioni che abbiamo recuperato: questo significa che nei prossimi mesi ci sarà un bando di ricerca di 700 milioni, uno dei più grandi, se non il più grande mai realizzato negli ultimi anni”.
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