COVID-19. Il nuovo DPCM entra in vigore oggi, lunedì 7 settembre, con cui il Governo Conte andrà a prorogare i divieti fissati il 10 agosto scorso. La scadenza per questo nuovo provvedimento è fissata al 7 ottobre 2020.
Un decreto con cui non vengono introdotte nuove restrizioni: già questa è una buona notizia, specialmente alla luce della risalita dei contagi che impone prudenza. Ma d’altronde il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, anche nella giornata di ieri ha ribadito che non ci sarà più alcun lockdown generalizzato.
Tuttavia, non ci sarà neppure un allentamento delle misure di restrizione, come invece alcuni auspicavano. Ad esempio, non sono previste riaperture, con gli stadi che – almeno per il momento – dovranno restare chiusi nonostante l’imminente inizio del campionato di Serie A. Invece si dà il via libera al ricongiungimento delle coppie internazionali.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le regole – che resteranno in vigore fino al 7 ottobre 2020 – che sono state confermate dal nuovo DPCM riguardo a distanziamento sociale, obbligo della mascherina e tamponi.
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COVID-19: il nuovo DPCM su mascherine
L’ultimo DPCM firmato da Giuseppe Conte è entrato in vigore il 10 agosto con scadenza fissata al 7 settembre.
A tal proposito, il Presidente del Consiglio ha posto la firma su un nuovo decreto con cui vengono prorogati i divieti fissati il 10 agosto scorso visto che la pandemia è ancora in corso. Nel dettaglio, per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina – salvo diverse ordinanze locali – viene confermato l’obbligo nei luoghi al chiuso, così come all’aperto in tutte quelle circostanze in cui non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Restano esclusi i bambini sotto i 6 anni e i disabili.
COVID-19: il nuovo DPCM sui mezzi pubblici
Le mascherine sono obbligatorie anche sui mezzi pubblici, dove sono state confermate le regole decise dopo il confronto con le Regioni. La capienza massima è stata portata all’80%, un dato che riguarda tanto i posti a sedere quanto chi viaggia in piedi. Inoltre, vi è l’obbligo di prevedere paratie laddove non è possibile garantire il distanziamento.
Riguardo agli scuolabus, invece, questi potranno viaggiare con la capienza massima consentita nei casi in cui il tempo di permanenza degli alunni sul mezzo non supera i 15 minuti. Gli studenti con età superiore ai 6 anni compiuti dovranno indossare la mascherina al momento della salita sul mezzo, a meno che non sia possibile l’allineamento degli alunni su posti singoli escludendo così il posizionamento “a faccia a faccia”.
COVID-19: il nuovo DPCM sulle riaperture
Chi sperava che con il nuovo DPCM potesse essere autorizzata la riapertura degli stadi rimarrà deluso. Questi restano chiusi; le prime partite del campionato della Serie A, quindi, resteranno senza pubblico (in questi giorni si era discusso di una possibile riapertura parziale).
D’altronde il Premier Conte lo aveva già dichiarato ai giornalisti, definendo come “inopportuna” un’eventuale decisione di riaprire gli stadi visto che questi sono notoriamente luogo di assembramento, sia all’interno che all’esterno della struttura.
Restano chiuse anche le discoteche.
COVID-19: il nuovo DPCM autorizza i ricongiungimenti internazionali
Fino ad oggi l’ingresso e il transito nel territorio nazionale era consentito solamente a coloro che avessero:
- esigenze lavorative;
- assoluta urgenza;
- esigenze di salute;
- esigenze di studio;
- rientro il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Stando alle regole attuali, quindi, le coppie che vivono in Stati differenti non possono ricongiursi. Dal prossimo lunedì questo sarà possibile, in quanto nel nuovo DPCM si legge che “è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva”.
COVID-19: il nuovo DPCM sui tamponi obbligatori
Viene confermata anche la validità dell’ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto scorso, la quale obbliga coloro che nei 14 giorni antecedenti al rientro in Italia abbiano soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna a sottoporsi al tampone.
Sono autorizzati al rientro coloro che si sono già sottoposti al test nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale; in alternativa il tampone viene sottoposto direttamente in aeroporto o comunque entro 48 ore dall’ingresso in Italia.
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