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COVID. Il bollettino del 13 settembre. Aumentano i casi. Preoccupa il caso Palermo


Si contano 61 nuovi positivi in Sicilia nelle ultime 24 ore secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute. Un rialzo quindi dopo i 44 casi di ieri che erano però stati registrati  fronte di oltre 4.000 tamponi processati dal sistema sanitario regionale. Stavolta invece, come avviene solitamente nel weekend, c’è stato un netto calo nei test: 2.726 quelli effettuati.

Il totale in Sicilia degli attuali positivi ammonta a 1.793 (ieri erano 1.747), di cui 1.656 in isolamento domiciliare, 120 ricoverati in ospedale con sintomi (+4 rispetto a ieri) e 17 gravi ricoverati in Terapia intensiva (1 in meno di ieri).

I casi totali di coronavirus dall’inizio della pandemia sono invece 5.241, le guarigioni sono 3.158 (14 in più di ieri), mentre i decessi come detto salgono a 290 in attesa probabilmente di un tampone post mortem che possa confermare o meno la vittima in più segnalata a Palermo.

Per quanto riguarda invece la distribuzione geografica dei casi,

La curva sale e i numeri sono quelli di aprile, ma nonostante gli allarmi e i casi che vanno chiaramente aumentando, l’epidemia di coronavirus in Sicilia si mantiene ancora abbastanza lontana da cifre che possono mettere seriamente in difficoltà il sistema sanitario regionale. Che è la cosa più importante di tutte, come ci dicono gli esperti ormai da mesi.


Palermo. Un neonato positivo e tre anziani morti per Covid in ospedale.


A fronte di 501 nuovi casi (contro i 412 della settimana prima), da sabato 5 settembre a ieri, i malati che hanno avuto bisogno di un supporto respiratorio sono stati 6 (in Sicilia ora sono 18 in tutto) mentre i ricoverati in regime ordinario sono cresciuti di 28 unità (116 in totale). Dunque 36 in tutto, ma di guariti ce ne sono stati 97 nell’ultima settimana, quasi il triplo: non un particolare marginale. Aumentati molto le persone in isolamento domiciliare (+370).

Sono numeri di fine marzo/inizio aprile, solo che, ricordiamolo, i ricoverati erano oltre 600 e in terapia intensiva erano finite oltre 120 persone. Se ora qualche reparto è al completo, è soprattutto perchè praticamente tutte le strutture “Covid Hospital” tirate su nel pieno della pandemia sono state chiuse, ma come ha detto l’assessore Razza, c’è già un piano, nel caso la curva epidemiologica e i ricoveri dovessero aumentare, per rinforzare tutto il sistema.

Il caso Palermo

I contagi nel capoluogo siciliano sono aumentati considerevolmente, soprattutto nelle ultime settimane. Infatti, per 10 volte in 14 giorni (e negli ultimi 5 consecutivamente) Palermo è stata la provincia con più casi in assoluto, e nell’ultimo mese ha abbondantemente superato anche Catania. Con molti focolai da tenere d’occhio tra l’altro, in primis quello della Rap, già arrivato a quota 26 contagi. C’è da dire comunque che, da marzo ad ora in tutto il Palermitano ci sono stati poco meno di 1000 casi, ma mai come in questo caso, è più che saggio dire che la prudenza non è mai troppa.

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