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Unipa. E fu così che la cittadella universitaria riprese vita – le interviste


Mai come in questo anno accademico, iniziare le lezioni del primo semestre è stato un evento straordinario. Dopo l’interruzione di quasi 6 mesi, riprende la didattica in presenza per il 70% degli studenti dell’ateneo palermitano.

Siamo stati in giro per la cittadella universitaria per raccogliere impressioni, emozioni e aspettative di questa ripartenza, che ha un sapore dolce di deamicisiana memoria.

I primi che incontriamo sono un gruppo di ragazzi che ci chiedono indicazioni sull’edificio 19. Capiamo al primo sguardo che si tratta di matricole e, dopo avergli dato indicazioni, scambiamo quattro chiacchiere con loro. “Fino a qualche mese fa mi sembrava impossibile che sarebbe arrivato questo giorno – ci dice Erminiaero quasi rassegnata a fare le lezioni on line e allo stesso tempo dispiaciuta perché negli ultimi anni di liceo ho aspettato con ansia di diventare studentessa universitaria”. Mente facciamo qualche passo insieme a loro nella cittadella universitaria Antonio, uno dei ragazzi del gruppetto, aggiunge “Sarebbe stato proprio un peccato non poter frequentare da subito, mi hanno detto che le studentesse di unipa non sono niente male”. Li scoppia una bella risata, quasi liberatoria alla quale ci aggreghiamo tutti.

Mentre i ragazzi proseguono ci fermiamo davanti alle segreterie dove diversi ragazzi discutono. In particolare ce ne sono alcuni che animatamente parlano della confusione che regna e delle grosse difficoltà che hanno avuto nelle procedure burocratiche di iscrizione. Roberta, studentessa del secondo anno di economia, interpellata da noi dice: “Se avessi saputo che iscrivermi ad unipa avrebbe significato combattere con un sistema burocratico così carente, probabilmente sarei emigrata”. “Nonostante tutto però- continua Roberta– oggi sono veramente felice di essere tornata anche a questo caos. I mesi di lockdown mi avevano davvero buttata giù di morale.”

Proseguendo la nostra passeggiata ci imbattiamo anche in un ragazzo in macchina che ci chiede aiuto circa gli spazi adibiti al parcheggio. E ci viene in mente il video di Roberto Lipari mentre pensiamo (ma non diciamo) che forse avrebbe davvero dovuto presentarsi una settimana prima per trovare un parcheggio.

Incontriamo anche diversi docenti, e altri studenti che corrono tra un edificio e l’altro, ogni tanto fermandosi a prendere un bel respiro, visto che le mascherine con questa temperatura danno ancora un po’ di fastidio. Se non fosse per i volti coperti sembrerebbe un normale inizio di semestre. La cittadella universitaria che riprende a vivere, i viali che si ripopolano, le facoltà che si riempiono. Un pizzico di emozione la proviamo anche noi nell’attraversare viale delle scienze e concludiamo questo articolo facendo il nostro più grande in bocca al lupo a tutti gli studenti, soprattutto a quelli che hanno iniziato seguendo le lezioni on line, con l’auspicio di poterli avere tutti, presto, tra i viali e nelle aule delle diverse facoltà.

Vi lasciamo con la frase che ci ha detto Giovanni, prima di entrare a lezione di Analisi matematica “Chi lo avrebbe mai detto che sarei stato così felice di andare a lezione, sono quasi emozionato. E’ proprio vero quello che mi diceva mio padre: le esperienze peggiori possono tirare fuori il meglio di noi!”

Buon anno accademico a tutti dalla redazione Younipa.

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