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Università. Come è cambiata la vita degli studenti al tempo del Coronavirus


E’ indubbio, che la vita degli studenti universitari sia stata stravolta dalla Pandemia. Ma ci siamo mai chiesti come? Cosa è Cambiato per ognuno di noi?

L’emergenza sanitaria non si è ancora arrestata e continua ad influenzare la vita degli studenti universitari. Dopo il lockdown, infatti, gli atenei italiani hanno adottato diverse procedure per garantire l’erogazione della didattica, tra turni in presenza e video lezioni da casa. Con il nuovo dpcm, inoltre, le università potrebbero dare più peso alle classi virtuali per evitare la diffusione del virus. Nulla sembra come prima: dalle amicizie portate avanti sulle chat di Whatsapp all’organizzazione dello studio a casa e non più in biblioteca, dalle ripetizioni collettive prima di un esame agli aperitivi a fine lezione.

Ecco quello che è cambiato dopo l’emergenza sanitaria nella vita degli studenti.

Università, le cinque cose non puoi fare più

Si sa, vivere pienamente gli anni universitari significa anche giovare dei rapporti e delle amicizie nate durante gli anni di intenso studio. Gli studenti diventano più maturi, riconoscono maggiormente il valore delle responsabilità ma mantengono ancora vivo lo spirito giovanile. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha sicuramente contribuito a cambiare la vita e le abitudini degli studenti universitari, introducendo nuove e desolanti novità.

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Noi di Younipa.it abbiamo pensato di fare un breve riepilogo di tutto ciò che è cambiato per gli studenti che frequentano l’università!

  1. Niente corsa all’acquisto dei libri usati Con la ripresa della maggior parte dell’attività didattica a distanza, molti studenti, soprattutto i fuori sede rimasti nelle loro regioni, hanno certamente avuto non poche difficoltà nell’acquistare libri usati. Il nuovo accademico, infatti, non ha visto gli energici commercianti che di solito si accalcavano nei pressi delle aule universitarie per vendere libri usati. Il rispetto delle norme igienico-sanitarie disposte per evitare la diffusione del virus ha vietato tutto questo.
  2. No ai flirt nati in aula Diciamoci la verità, la vita universitaria è fatta anche di sguardi e interazioni sociali che spesso e volentieri possono trasformarsi in qualcosa di più concreto. Con la riduzione delle lezioni frontali a favore di quelle online, gli studenti universitari hanno perso la possibilità di conoscere nuova gente. A fine anno, ne siamo certi, verrà registrato un netto calo di amori nati negli atenei!
  3. Bye Bye aperitivi post lezione La didattica a distanza e le disposizioni governative per ridurre la diffusione del virus hanno privato gli studenti della possibilità di organizzare i famosi aperitivi post lezione. Addio dunque agli stuzzichini e agli spritz che accompagnavano argomenti divertenti, racconti curiosi e aneddoti accaduti poco prima in aula.
  4. Niente chiacchiere nelle aule universitarie Diciamoci la verità, con il passare del tempo l’aula universitaria diventa una seconda casa. Passando al digitale gli studenti hanno dovuto rinunciare ai momenti condivisi con gli altri colleghi in quelle quattro mura tra atteseansianoiarisate e preoccupazioni.
  5. Sessione di studio solitarie Le misure restrittive disposte con l’emergenza sanitaria hanno dato fine anche alle sessioni di studio organizzate con i colleghi in biblioteca o nelle aule studio dell’università. Il digitale, certo, permette sessioni di studio di gruppo ma con dinamiche e approcci completamente differenti e spesso più complicati. Lo studio, quindi, ai tempi del Covid è qualcosa da fare in solitaria.

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