All’Ersu di Enna vige una situazione di caos e di incertezza. A denunciarla sono diversi studenti dell’ateneo, esasperati dai disservizi. Dall’insediamento del nuovo Presidente, avvenuto più di un anno fa, l’ente per il diritto allo studio universitario di Enna, non sembra riuscire a trovare una stabilità tale da poter garantire i servizi essenziali nei confronti della popolazione studentesca.
All’inizio della pandemia ad esempio, per far fronte alle necessità delle famiglie più colpite da questa pandemia, l’Assessorato Regionale all’Istruzione stanziò per gli studenti dell’Università Kore di Enna più di 120.000 €. Queste somme, a distanza di quasi un anno, non sono state ancora erogate da parte dell’Ersu di Enna, pur avendole tra le proprie disponibilità dal mese di Luglio.
Così come non si hanno ancora notizie dei vincitori delle borse di studio dell’anno 2020/2021 non essendo stata pubblicata la graduatoria definitiva. Graduatoria che per molte famiglie diventa determinante per la valutazione della prosecuzione o meno degli studi dei propri figli, essendo i vincitori di borsa soprattutto al primo anno e in famiglie con un’Isee molto basso.
Diverse sono state in questi mesi le segnalazioni da parte degli studenti ormai esasperati dalla disorganizzazione dell’ente. Ad intervenire in una nota è Tiziano Spada, studente di Economia dell’Università Kore di Enna ed ex componente del CDA dell’Ersu di Enna:
“L’ente regionale per il diritto allo studio dovrebbe avere tra le priorità quella di garantire i servizi e i diritti degli studenti che ne abbiano i requisiti. Ad oggi, però, la realtà che ci troviamo davanti è quella di un ente che più che pensare alle problematiche degli studenti, pensa ai premi di produzione. Mi risulta infatti che siano in corso di discussione delle variazioni di bilancio per aumentare le risorse da destinare ai responsabili di alcuni servizi. Spero che il presidente riesca a ripristinare al più presto la situazione all’interno dell’ente, che in questi mesi ha lavorato in maniera frenetica anche se non si capisce bene a cosa.”
Ci auguriamo anche noi che l’Ersu di Enna possa presto porre rimedio a queste situazioni, che mettono gli studenti in grave difficoltà e ledono i loro diritti fondamentali.