Primo trapianto paziente Covid. Eccellenza ISMETT
All’Ismett di Palermo è stato eseguito il primo trapianto su una paziente affetta da coronavirus, una donna di 41 anni. La donatrice era una giovane catanese morta a causa di un’incidente stradale, risultata positiva dopo il ricovero al reparto di rianimazione.
Primo trapianto. Kristina e la sua storia a lieto fine
A giugno, a Kristina è stato diagnosticato un tumore al fegato in fase molto avanzata. L’unica soluzione era il trapianto, così si è rivolta all’Ismett, dov’è stata messa in lista d’attesa. Avendo contratto il covid, pensava di dover aspettare che si negativizzasse.
Fortunatamente, la Sicilia è stata la prima regione italiana, con il Piemonte, ad aver attuato il protocollo del Centro nazionale trapianti, che prevede il trapianto di organi prelevati da pazienti positivi su pazienti a loro volta positivi o negativizzati. Si tratta di una possibilità data solo a chi è a rischio imminente di morte.
Leggi anche: Bimbo di 4 anni aveva il Covid già nel novembre 2019
“A essere sottoposta a trapianto – racconta Salvatore Gruttadauria, direttore del dipartimento per la cura e lo studio di patologie e trapianti addominali dell’Ismett – è stata una giovane paziente affetta da tumore primitivo del fegato, positiva al Coronavirus.
La donna si era negativizzata e dopo 28 giorni dalla guarigione dell’infezione era stata riattivata in lista d’attesa per il trapianto di fegato”.
Il presidente della Regione, Nello Musumeci, commenta: “Questo evento assume un rilievo ulteriore, etico e scientifico, che fa onore alla Sicilia.
Voglio solo idealmente abbracciare – per il coraggio e l’altruismo dimostrati – i familiari della donatrice e rivolgere l’apprezzamento per tutti i professionisti impegnati nella delicata operazione”.
“Adesso voglio vivere ogni momento della mia vita”
Le condizioni di salute di Kristina sono buone. “La paziente è stata dimessa dopo 12 giorni dal trapianto -aggiunge il professore Gruttadauria- e dopo essere sottoposta a tre tamponi. Adesso sta bene e tornata a casa e sta seguendo l’iter normale di un trapiantato”.
Dopo il trapianto, avvenuto il 23 novembre, Kristina è stata isolata per il rischio che si ripositivizzasse. In questi giorni è stata dimessa, dopo il terzo tampone negativo. “È stata un’esperienza surreale – ricorda la paziente – ma fortunatamente adesso sto bene. Ringrazio l’Ismett, tutti i medici e gli infermieri. Adesso voglio vivere ogni momento della mia vita”.