Ormai 2 giorni fa, l’8 dicembre 2020, è partito il tanto atteso Piano Cashless Italia, che offre la possibilità di ottenere un cashback del 10% sui pagamenti fatti tramite carta elettronica fino ad un massimo di 150 euro. Per aderire al piano, bisogna scaricare l’app IO e collegare la carta sulla quale si vogliono ricevere gli accrediti.
Tutto molto lineare, finché non si scopre che l’app IO in realtà non funziona, e non permette alle migliaia di utenti italiani di collegare i propri conti bancari. Ciò è comprensibile, in quanto in sole 24 ore si è toccato un picco di oltre 6000 richieste al secondo, un numero troppo elevato per far sì che l’app funzionasse correttamente. I server, per ovvi motivi, non riescono a gestire così tante informazioni, con un conseguente blocco dell’applicazione. Basta dare un’occhiata veloce ai dati delle ultime ore per comprendere l’entità degli utenti che hanno richiesto la sincronizzazione del portafoglio.
Un gran numero di italiani si è lamentato durante queste ultime 48 ore. Chi ha sviluppato i server e l’applicazione avrebbe dovuto prevedere un flusso così alto di utenti e gli eventuali problemi collegati ad esso, come è già successo per l’app Immuni e le erogazioni di altri bonus che dovevano essere effettuate durante questo periodo di pandemia globale.
Tuttavia, alcuni utenti sono riusciti in qualche modo ad inserire il proprio IBAN, ma l’app ha continuato a visualizzare messaggi di errore come “non è possibile caricare i metodi di pagamento”. Anche lasciandola aperta per diverse ore, sembrerebbe che il messaggio di errore non scompaia, e l’app rimanga bloccata sulla fase “carico lo storico delle transazioni”.
Altri ancora, sono rimasti bloccati sulla fase di inizializzazione dell’applicazione, che non consentiva loro di procedere agli ulteriori step di verifica dell’account.
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Ma perché l’app io non funziona proprio quando serve?
È molto semplice. Tutto è dovuto all’ingente numero di richieste effettuate nei server, che ha raggiunto una quantità troppo elevata per essere sopportato e gestito correttamente, senza che il sistema si blocchi. Lanciare l’app quando è ancora in versione BETA non è stata una mossa intelligente, e pubblicizzarla così tanto in così poco tempo non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Tuttavia, il problema è facilmente arginabile. Per riuscire a collegarsi e sincronizzare i propri metodi di pagamento per poi ricevere l’ormai famoso cashback del 10%, basta accedere all’applicazione durante la notte e aggiornarla all’ultima versione disponibile.
Sono stati eseguiti alcuni test dopo aver scaricato l’ultimo aggiornamento rilasciato su Android. All’avvio, sono riscontrabili messaggi di errore come “I nostri sistemi potrebbero rispondere con lentezza, ci scusiamo per il disagio”, ma basta attendere un po’ per riuscire a farla funzionare. Dopodiché, si può procedere con la registrazione del proprio metodo di pagamento, armandosi di pazienza dato la possibile ricezione di ulteriori messaggi di errore.
Anticipiamo che l’operazione potrebbe richiedere più tempo delle aspettative. Ma collegandosi tra le 2 e 3 di notte è possibile svolgerla senza problemi. Un fattore importante da tenere in considerazione è che il cashback verrà accreditato il giorno seguente la sincronizzazione del portafoglio. Quindi consigliamo di non fare acquisti subito dopo aver eseguito l’operazione con successo. questa soluzione è ovviamente un metodo alternativo per arginare il problema, in attesa che gli sviluppatori risolvano i numerosi bug della versione BETA.