Panettone irrinunciabile, anche in tempi di pandemia. Niente tavolate imbandite per 10 e più commensali, niente uscite fuori dal comune, niente tombolate tra amici, ma in Sicilia nemmeno il Covid riesce a toglierci l’appetito.
E infatti, i dati parlano chiaro! Se la pandemia ha causato una perdita nel fatturato di moltissimi esercenti, di aziende private, di ristoranti, musei, teatri e chi più ne ha più ne metta, non ha avuto lo stesso impatto in termini di danni nel mercato alimentare, dove i dati del Confartigianato Sicilia, confermano una spesa di oltre un milione per cibo e bevande, un’economia del Natale “salvavita”.
E si, perché i dati dimostrano che i prodotti alimentari limitano le perdite causate dalla pandemia del 2020.
Il panettone non conosce crisi
Nonostante i ristoratori abbiano subito un calo dovuto alla chiusura obbligata della propria attività o limitata alla sola vendita take away, dall’altra c’è stato un aumento degli acquisti di privati e aziende con ceste di doni di Natale e la vendita di panettoni artigianali spicca il volo.
A confermare questi dati ci sono Fiasconaro e Bacco, due grandi produttori di panettoni artigianali siciliani. “Quest’anno abbiamo avuto un numero di richieste così alto e tardivo che i panettoni prodotti da qui al 28 dicembre sono già tutti venduti ” afferma Nicola Fiasconaro.
Situazione simile anche da Bacco “Le vendite vanno benissimo, quelle al dettaglio funzionano meglio dell’e-commerce. Le perdite sono state poche e dovute al blocco del turismo e alla chiusura dei ristoranti”
Covid tiè, al panettone non ci rinuncio!
Che dire? Da noi in Sicilia il cibo è tutto: è famiglia, è convivialità, è allegria, tradizione, gusto ma è anche e soprattutto un piacere. Noi siciliani siamo cultori del buon cibo e cascasse il mondo, ma un piatto a tavola deve esserci sempre. Nonostante le difficoltà del periodo, nessuno ha rinunciato al piacere di un buon panettone, tanto che aziende appunto come Fiasconaro e Bacco, hanno addirittura assunto personale. Altro che licenziare!
Una grande risposta al Covid, che ha inginocchiato parte del nostro Paese e continua a farlo, perché nemmeno la pandemia può fermare la gioia di un momento condiviso e di un simbolo del Natale, come il panettone, che fa bene al cuore e alla “gola”.